“RIFIUTI PIU’ CARI A L’AQUILA”, TARANTA REPLICA A DI CARLO, “TERRITORIO QUATTRO VOLTE LA MARSICA”

L'ASSESSORE COMUNALE CONTESTA CIFRE E DATI DEL PRESIDENTE TEKNEKO CHE HA MESSO A CONFRONTO SUA GESTIONE "PIU' EFFICENTE E MENO ONEROSA" AD AVEZZANO, RISPETTO AL CAPOLUOGO, DOVE IL SERVIZIO E' AFFIDATO IN HOUSE ALL'ASM. "DIFFERENZA COSTO PRO CAPITE È DI 32,4 EURO, MA PER COPRIRE 466 CHILOMETRI QUADRATI, RISPETTO AI SOLI 104 DELLA MARSICA"

3 Ottobre 2024 09:24

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Non è metodologicamente corretto, per giustificare operazioni che riguardano il proprio territorio, fare confronti con altre situazioni completamente diverse. E suggerirei una maggiore cautela nel riferire i dati riguardanti il costo del servizio di gestione integrata dei rifiuti e dell’igiene urbana del Comune dell’Aquila, anche per non ingenerare confusione nell’utenza, magari proprio nella ‘Signora Maria’, tanto cara a Di Carlo: la differenza del costo pro capite è di 32,4 euro, ma per coprire un territorio che è oltre quattro volte più esteso, 466 chilometri quadrati, rispetto ai 104 chilometri quadrati della Marsica, e con densità abitativa da noi molto più bassa”.

Questa la perentoria replica dell’assessore comunale dell’Aquila, Fabrizio Taranta della Lega, e con deleghe ad  Ambiente, Rifiuti e Gestione e manutenzione del verde pubblico, a quanto dichiarato in una intervista ad Abruzzoweb da Umberto Di Carlo, presidente della Tekneko, che gestisce  il servizio rifiuti ad Avezzano, dove  “il costo pro capite per il servizio è di 140 euro annui, con affidamento a privato tramite gara, a L’Aquila, con una società in house e interamente pubblica, la Asm, è 246 euro, e la quota di raccolta differenziata è molto inferiore”, ha sottolineato.

Questo per argomentare contro l’ideologia che vede il privato come il male assoluto, con riferimento specifico al fronte che si è opposto al cambio di statuto dell’Aciam,  la società consortile del ciclo dei rifiuti, con 48 comuni soci della Marsica e dell’Aquilano, dove Tekneko detiene il 48,6% delle quote  che ieri ha modificato lo statuto consentendo d’ora in poi ad un privato di poter diventare socio maggioritario.





E ha ulteriormente affermato Di Carlo: “i numeri dicono che ad Avezzano il Comune ha deciso di fare una gara europea, sono state presentate delle offerte, in regime di libero mercato, ed oggi il costo per le casse comunali del servizio rifiuti è di circa 5.600.000 euro l’anno, per una popolazione di circa 40.000 persone, che pro capite fa appunto 140 euro pro capite. Da decenni, ben prima dell’arrivo del sindaco Biondi, L’Aquila ha scelto la strada dell’affidamento in house senza gara alla sua partecipata, l’Asm, ed oggi il costo è di circa 17.000.000 di euro, per una popolazione di 69.000 persone, che fa 246 euro pro capite. Una differenza che poi inevitabilmente si riverbera nella bolletta della Tari, anche se per fortuna L’Aquila gode giustamente di risorse aggiuntive del governo per le difficoltà determinate dal sisma”.

Taranta contesta innanzitutto i dati forniti da Di Carlo. spiega dunque a difesa dell’Asm: “il servizio affidato dall’Ente alla società in house providing Asm spa Aquilana Società Multiservizi, reca un costo complessivo annuo di 14.500.000 euro (e non 17 milioni) che ripartiti per la popolazione residente, dato Istat aggiornato al 31 dicembre del 2023, è di 69.902 abitanti, restituiscono un importo per abitante di 207 euro. Se la medesima operazione matematica si applica all’importo annuo che il Comune di Avezzano rende alla Tekneko, considerando un numero di abitanti di 40.881 unità si ottiene importo/abitante di 160 euro”.

E aggiunge, “la forbice si riduce ulteriormente se si applica il criterio di calcolo (con relativi indicatori economici del servizio di igiene urbana) della Sezione Nazionale del Catasto Rifiuti istituito presso ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), ente istituzionalmente preposto a “tenere i conti” ed a fornire un quadro imparziale e scevro da strumentalizzazioni dei costi pro-capite della gestione dei rifiuti urbani ai vari livelli (nazionale, regionale, provinciale e comunale), il quale restituisce una differenza tra i due comuni, nell’anno 2022 (ultimo aggiornamento disponibile), di 32,48 euro”.

ll tutto a fronte “di una estensione e connotazione territoriale (dispersione urbana o urban sprawl) estremamente differente tra le due realtà: a L’Aquila: 466  chilometri quadrati, al nono posto, in Italia, per dimensione, con una densità abitativa media di 150 abitanti a chilometro quadrato. Ad ad Avezzano l’estensione è di 104 chilometri quadrati, con una densità abitativa media di 469 abitanti per chilometro quadrato.”





 

 

 

 

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