CHIETI – “La Cassazione ci ha detto che, il 18 gennaio del 2017, 29 persone potevano essere salvate. Oggi non saremmo qui, nessuna mamma, nessun padre, nessun fratello, nessuna sorella, nessun figlio avrebbe dovuto piangere otto anni come hanno fatto, però continuiamo ad andare avanti con consapevolezza che abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare come familiari”.
A sostenerlo in una cerimonia di commemorazione delle vittime di Rigopiano a Chieti, è Alessandro Di Michelangelo, fratello di Dino, il poliziotto che nel crollo perse la vita insieme alla moglie Marina Serraiocco; si salvò il piccolo Samuel, figlio della coppia, estratto vivo dalle macerie dell’hotel travolto da una slavina.
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- RIGOPIANO: FRATELLO VITTIMA, “PER CASSAZIONE SI POTEVANO SALVARE”CHIETI - "La Cassazione ci ha detto che, il 18 gennaio del 2017, 29 persone potevano essere salvate. Oggi non saremmo qui, nessuna mamma, nessun padre...