L’AQUILA – Malumore da parte di diversi addetti (precari) che operano al Cup dell’Asl aquilana, circa 80 persone in tutto, in occasione del rinnovo del contratto tra Agenzia regionale dell’Abruzzo per la committenza e il Consorzio nazionale servizi società cooperativa per le Asl.
Secondo gli addetti, infatti, l’aumento stabilito nell’accordo regionale per il servizio è di 90 euro lordi che corrisponderebbero, nella sostanza, a 37 centesimi all’ora in più e quindi, per chi ha i contratti di 20 ore, sarebbe di poco più di 7 euro. A loro dire “si tratta di una miseria”. Va comunque precisato che l’accordo è stato stipulato concordemente da tutti i sindacati che sulla scorta della loro esperienza, hanno ritenuto buona l’intesa. Ma gli addetti, a loro dire, sarebbero stati informati sul contenuto solo a cose fatte e non si torna indietro.
La trattativa, stando al documento di accordo, è stata fatta da Luca Cipollini, e Roberta Silvestri della Cgil, Marcella Carletti, Alessandra Salustri, Luca Di Polidoro della Cisl, Ernesto Magnifico, Gianluca Giacchetti, Teresa Circi, Primo Cipriamo dellaUil.
La cifra sarebbe bassa anche considerando che essi svolgono mansioni importanti e rischiose come quello della cassa con maneggio di denaro. Tra l’altro spesso avviene che a causa di una pur ristretta minoranza di utenti molesti spesso gli operatori diventano bersaglio di critiche e insulti al punto da richiedere l’arrivo della volante della polizia.
Inoltre nel bando di gara si indicava contratto del terziario che sarebbe stato più conveniente rispetto a quello previsto “Multiservizi .impresa di pulizie industriali”.
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