L’AQUILA – “Nella prossima seduta di Consiglio confermeremo gli emendamenti che cancellano i provvedimenti ad hoc per soli tre Comuni, proposti dall’assessore Mario Quaglieri, ma non c’è nulla di personale, c’è anzi reciproco rispetto, è solo una questione di metodo e di linea politica, condivisa da tutto il gruppo di Fdi e dalla maggioranza “.
Getta acqua sul fuoco della polemica il capogruppo di Fratelli d’Italia, l’avezzanese Massimo Verrecchia, ex deputato ed ex capogabinetto del riconfermato presidente di Regione Marco Marsilio, anche lui di Fdi, ma in realtà resta il gelo e la distanza tra lui e l’assessore Mario Quaglieri, assessore al Bilancio, del suo stesso partito, e suo grande rivale.
Abruzzoweb lo ha intervistato all’indomani dell’ultimo consiglio regionale prima della pausa estiva. Una seduta che si annunciava campale, ma che si è conclusa con l’approvazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2023, e con il rinvio a dopo le ferie, il 27 agosto, dell’approvazione della legge di Assestamento ed anche dell’approdo in aula dell’emendamento che le opposizioni del campo largo erano pronte a presentare per la clamorosa abolizione della “legge mancia” da 22 milioni di euro, a beneficio di 2300 associazioni culturali sportive di protezione civile, eventi e manifestazioni, proloco e comuni, approvata a dicembre scorso.
Ma su questo aspetto Verrecchia si schiera invece dalla parte opposta della barricata, perché, spiega, “è stata una omnibus condivisa da tutti, anche da chi è stato rieletto nelle fila delle opposizioni, e che è andata incontro alle legittime esigenze di tante piccole realtà territoriali”.
Verrecchia è salito alla ribalta per il duro scontro con il suo collega di partito e conterraneo, Quaglieri, assessore al bilancio riconfermato il 10 marzo con il record di preferenze quasi 12.000, medico chirurgo, sotto inchiesta per presunto conflitto di interessi tra i due ruoli, ed ex sindaco di Trasacco. Scontro che ha avuto come epicentro il Comune di Avezzano per la vicenda del passaggio del consigliere di Fratelli d’Italia Iride Cosimati, dall’opposizione alla maggioranza bipartisan del sindaco civico Gianni di Pangrazio, “salto della quaglia” duramente condannato da Verrecchia e invece rivendicato e favorito da Quaglieri. Poi è arrivata legge di assestamento e il proponente assessore Quaglieri ha inserito anche articoli che prevedono 350.000 euro a favore della piscina di Lecce dei Marsi, 50.000 euro per il cimitero di Secinaro e 300.oo euro per il polo museale ad Avezzano, a favore in tutti i casi di comuni a lui vicini politicamente.
Verrecchia non ha dunque perso tempo, e ha vergato altrettanti emendamenti che aboliscono questi finanziamenti, emendamenti firmati di fatto da tutti i consiglieri di Fratelli d’Italia, 8 su 10, tenuto conto che manca solo la firma di Luciano Marinucci, assente per motivi personali al momento della messa a punto del documento, e quella del presidente della Regione Marco Marsilio a cui ovviamente la firma non era stata richiesta, in qualità di figura istituzionale in questo caso super partes, non scalfito da diversità di vedute per le vicende al comune di Avezzano.
“Voglio ribadire – entra dunque nel merito Verrecchia -, che non mi sono fatto promotore di emendamenti ad personam contro l’assessore Quaglieri, con il quale c’è rispetto reciproco, La questione è politica, di metodo. Perché io e gli altri colleghi sottoscrittori, riteniamo che quei provvedimenti non sono in questo momento opportuni, in quanto riguardano solo tre Comuni e ce ne sono tantissimi in Abruzzo che hanno altrettante esigenze in termini di opere pubbliche ed emergenze da risolvere. Dunque occorre ripensare il tutto, e lavorare a provvedimenti che vadano incontro nella misura del possibile, a tutte le istanze dei territori, in modo equo e meditato”.
Anche i provvedimenti ispirati da Quaglieri sono stati ascritti nel novero dei fondi a pioggia, quelli che l’opposizione vuole abolire retroattivamente e per il futuro. Ma su questo aspetto Verrecchia, come ha già avuto modo di sottolineare, non la pensa affatto nello stesso modo e difende anzi la cosiddetta “legge mancia”, nel merito e nel metodo.
“Voglio ricordare agli esponenti dell’opposizione – ribadisce Verrecchia – che quella norma è stata approvata nella passata legislatura a seguito di una loro piena condivisione, e ora francamente mi stupisce che gli stessi consiglieri che sono stati eletti la rinneghino”.
E prosegue: “i finanziamenti inseriti dal collega Quaglieri nell’Assestamento sono solo tre, fuori contesto e troppo mirati. Con la omnibus approvata a dicembre, questa la grande differenza, siamo venuti incontro alle istanze di tantissime associazioni e piccoli comuni in tutta la regione, oltre 2mila, che erano in difficoltà e che non avevano la possibilità di accedere a risorse necessarie per portare avanti le loro attività, eventi, iniziative culturali, sociali, sportive, e nel caso dei Comuni, realizzare piccole ma importanti opere pubbliche. Abbiamo cercato dunque di andare incontro nel limite del possibile a tutte le istanze pervenute, raccolte dei consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, che sono il tramite tra l’istituzione Regione e i territori di appartenenza. Non ci vedo davvero nulla di male, ed è la normalità in tante altre Regioni”.
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