DISORDINI NEL CARCERE DI PESCARA: LICHERI, “STOP AI SUICIDI NELLE CELLE SOVRAFFOLLATE”

18 Febbraio 2025 10:39

Pescara - Cronaca, Politica

PESCARA- “Stop alle stragi silenziose nelle carceri abruzzesi. Stop ai suicidi rimasti nel silenzio di celle sovraffollate”. Così Daniele Licheri, Segretario Regionale di Sinistra Italiana Abruzzo, tuona dopo che ieri un egiziano di 24 anni si è tolto la vita nel carcere di San Donato, a cui è seguito lo scatenarsi di una rivolta, con gli altri detenuti che hanno appiccato le fiamme nella casa circondariale rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Una tragedia che si aggiunge a quello che ha l’aspetto di una strage, ignorata.





“Dopo i 69 suicidi avvenuti nel 2023 e gli 86 nel 2022, il 2024 si è chiuso con una orribile cifra record: sono 90 i morti suicidi nelle carceri italiane; dieci anni fa erano 43, la metà, con lo stesso numero di detenuti – spiega Daniele Licheri -. Di questi, tre sono stati trovati impiccati nelle loro celle nel carcere di Teramo. Non è iniziato meglio il 2025: con quello di ieri sono ben 12 i detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno in Italia, cui bisogna aggiungere un operatore, mentre non si contano le tensioni come quelle di ieri”.

Nelle carceri italiane è ormai un inferno quotidiano. “E l’Abruzzo in questo tragico quadro purtroppo non è da meno. L’anno scorso feci una visita ispettiva a sorpresa nel carcere di Castrogno a Teramo insieme alla nostra Senatrice Ilaria Cucchi – continua duro Licheri -: la situazione era drammatica da ogni punto di vista, sia quello dei detenuti che quello del personale penitenziario”.





Governo sotto attacco. “Di fronte a questa strage, il governo Meloni resta con le mani in mano, nel silenzio assordante del Ministro della Giustizia Nordio e del nuovo Garante nazionale dei detenuti. La destra è sempre in prima linea solo quando si tratta di fare populismo penale, ma è incapace di affrontare il dramma del sovraffollamento e delle condizioni inumane nei penitenziari italiani – incalza Licheri -. I suicidi non sono tragedie inevitabili, sono il risultato di omissioni e responsabilità istituzionali. Il disprezzo di questo esecutivo per i diritti dei detenuti è evidenziato da tutte le norme sulle carceri contenute nel ddl Sicurezza, simbolo di una politica securitaria e repressiva che inquadra come nemici chi dissente, chi manifesta e usa le carceri come discarica sociale. È ora di dire basta, il governo cambi le politiche sulle carceri, non accettiamo ulteriori morti ignorate nel silenzio”.

Ma non solo. “Il Presidente della Regione Marsilio deve farsi carico di questa situazione disastrosa in cui versano le carceri abruzzesi invece di assistere in silenzio a questa strage silenziosa”, conclude Licheri.

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