RIZZO, “ASSALTO FASCISTA A CGIL HA ‘AIUTATO’ IL GOVERNO DRAGHI E UN SINDACATO ORMAI COMPROMESSO”

di Roberto Santilli

14 Ottobre 2021 07:59

Italia - Cronaca, Lavoro, Politica

L’AQUILA – “L’assalto, molto grave, alla sede romana della Cgil, si poteva evitare, invece è accaduto. E il governo Draghi, guarda un po’, si è rafforzato, con, ad esempio, la stretta sulle manifestazioni”.

Marco Rizzo, segretario del Partito comunista, prova ad andare oltre quanto successo sabato scorso a Roma nel giorno della grande manifestazione contro il green pass e contro il governo guidato dall’ex banchiere Mario Draghi. Giorno segnato, mediaticamente e politicamente, dall’assalto di un gruppo di neofascisti, guidati dai ‘noti’ personaggi Roberto Fiore e Stefano Castellino, poi arrestati, alla sede romana della Cgil, e dagli scontri tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine, con queste ultime finite nell’occhio del ciclone per i modi in cui alcuni agenti hanno agito su manifestanti non violenti.





“Non basta condannare il pur grave episodio di cui è rimasta vittima la Cgil a Roma – dice Rizzo ad AbruzzoWeb –. La cosa da fare è chiedersi come mai una cosa del genere sia potuta accadere e a chi ha portato giovamento. Non siamo a Genova nel 2001, oggi ci sono smartphone e telecamere ovunque. E si è capito che quel gruppo di fascisti come minimo abbia avuto vita facile nel fare quanto ha fatto. E nella peggiore delle ipotesi, potrebbe anche essere stato spinto a comportarsi così. Chi conosce la strategia della tensione in Italia…”.

“Dopo quel fatto, però, nella giornata, come ho già detto in altre occasioni, di giusta protesta contro il green pass – prosegue il segretario nazionale – è accaduta una cosa molto semplice: lo sciopero dell’11 ottobre, riuscito, sarebbe riuscito ancora meglio, il governo di Mario Draghi si è rafforzato, e da oggi qualsiasi manifestazione di dissenso, vista l’immediata stretta su cortei e, appunto, manifestazioni, sarò resa molto più difficile. E ancora, è rinata anche l’immagine di un sindacato concertativo che era morta e sepolta, direi compromessa. Con quell’immagine di Draghi che mette la mano sulla spalla del segretario Maurizio Landini: un gesto chiarissimo, se si conosce la lingua dei gesti americana, che sta a significare ‘controllo, comando, protezione’”.

“La cosa più importante non è lo scioglimento di Forza Nuova – commenta quindi Rizzo – anche perché quelli lì avevano il braccialetto, si sapeva e si sa che personaggi sono. La cosa più importante e più grave è che Draghi ha annunciato la stretta sulle manifestazioni. Qualcosa che è addirittura peggiore del Decreto Salvini? Si annunciava e si annuncia un autunno molto caldo, chi comanda ha avuto la possibilità di respingere il dissenso e la protesta”.





“Noi intanto rilanciamo la nostra manifestazione del 30 ottobre a Roma, in piazza San Silvestro, in concomitanza col G20. No Draghi, no Euro, no Nato. Temi internazionali, indipendenza dell’Italia, sanità pubblica, lavoro, delocalizzazioni, come quella di Stellantis in Polonia che in Abruzzo può ferire mortalmente la Sevel di Atessa, in provincia di Chieti, licenziamenti per il no green pass. Siamo gli unici ad opporci al sistema. E lo ribadiremo”, conclude.

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