ROMA – “La direttrice Roma-Pescara riveste un ruolo rilevante e fondamentale nei programmi di sviluppo e di potenziamento infrastrutturale della rete ferroviaria nazionale. A causa dei ritardi registrati nella conclusione degli iter autorizzativi e dell’impossibilità di completare i lavori entro il 2026, termine previsto dal Pnrr, il Governo si è impegnato a individuare una copertura finanziaria alternativa al Pnrr per il finanziamento dell’opera. A tal proposito, nella seduta del Cipes del 29 febbraio scorso è stata approvata l’assegnazione di ben 720 milioni di euro di risorse Fsc per il raddoppio della Roma-Pescara, considerato di rilevanza strategica per stabilire un efficiente collegamento trasversale appenninico e sanare l’inadeguatezza delle linee ferroviarie attualmente presenti nei territori interessati”.
Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, rispondendo durante il question time alla Camera a un’interrogazione presentata dal deputato di Azione, Giulio Sottanelli, sulle iniziative in relazione al progetto di Rfi per l’ammodernamento della tratta Pescara-Roma e alle connesse espropriazioni, con particolare riferimento all’ipotesi alternativa della cosiddetta ‘variante plus’.
Per quanto attiene alla scelta della soluzione relativa ai lavori di realizzazione del lotto 1, interporto d’Abruzzo – Manoppello, ha spiegato Salvini, “è stato seguito tutto il regolare iter autorizzativo attraverso lo svolgimento del dibattito pubblico e delle valutazioni di impatto ambientale, che hanno portato alla valutazione dell’impossibilità di perseguire la variante plus per ragioni di natura tecnica, normativa, ambientale e idraulica, oltre che economica e temporale, in considerazione anche della presenza di alternative progettuali meno impattanti sotto i suddetti profili”.
Tali decisioni, ha sottolineato il ministro, “sono già state assunte sulla base dei pareri rilasciati dalla commissione tecnica del 6 settembre 2022, quindi prima dell’insediamento di questo Governo, e della Sovrintendenza speciale per il Pnrr del 10 marzo 2023, tenuto anche conto degli esiti della relazione conclusiva del coordinatore del dibattito pubblico con delibera del 27 aprile 2023 della Giunta regionale abruzzese”.
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