L’AQUILA – La possibilità per i Comuni abruzzesi di estendere a 12 giorni, rispetto ai 6 che erano stati previsti dalla legge legge del 2016, l’attività di somministrazione di alimenti e bevande nelle sagre e feste popolari, “in ragione della storicità e dell’attrattività turistica dell’evento”.
E quanto prevede uno degli articoli della Legge Milleproroghe, approvata martedì 4 febbraio in Consiglio regionale. Di fatto un dietrofront, seppur parziale, rispetto allo spirto della norma che fu provata a luglio 2016, con il centrosinistra di Luciano D’Alfonso, dopo una lunghissimo travaglio in commissione, su iniziativa del presidente della Commissione agricoltura, e poi assessore, Lorenzo Berardinetti, di Regione Facile, oggi sindaco di Sante Marie, in provincia dell’Aquila e presidente dell’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani (Uncem).
Quella norma infatti prevedeva, oltre che ad elevare la qualità, la tipicità e la territorialità delle sagre, con l’introduzione di un marchio e di un disciplinare, anche un limite massimo di sei giorni per la loro durata. Come richiesto in primis dai ristoratori che consideravano, e si suppone considerino ancora, inaccettabile una durata eccessiva di sagre gastronomiche che fanno concorrenza spietata alle loro attività, che tutto l’anno devono pagare tasse, affitti, utenze e dipendenti.
E commenta contattato da Abruzzoweb lo stesso Berardinetti: “questa legge ha avuto un lungo iter di confronto, è nata da una piena concertazione con le Pro loco, con gli operatori della ristorazione con la Confcommercio e la Confesercenti. Si è dunque condivisa non solo necessità di elevare la qualità delle sagre, ma di limitarne la durata, perché lo sappiamo benissimo che le sagre rappresentano una fortissima concorrenza per i ristoranti e gli agriturismi, e andava trovata una sintesi”.
Già con un emendamento alla legge del 2016, approvato dal centrodestra di Marco Marsilio, di Fdi, a luglio 2023, questo limite dei sei giorni era saltato e portato a 12 giorni, ma solo per il 2023 e 2024.
Ora con il nuovo emendamento, nell’articolo che stabilisce il ruolo dei Comuni in merito alla disciplina per lo svolgimento, nei vari aspetti logistici e tecnici, delle sagre e delle feste popolari, si aggiunge un comma che consente di “estendere fino ad un massimo di 12 giorni effettivi la durata dell’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande nelle sagre e feste popolari”, “in ragione della storicità e dell’attrattività turistica dell’evento nel territorio comunale”.
Si richiama però la legge vigente e si fa comunque riferimento a quelle sagre e feste popolari dove “i prodotti somministrati e indicati nel menù proposto provengono per almeno il 70 per cento da prodotti inseriti nell’elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali”, o “comunque prodotti classificati e riconosciuti come Dop, Igp, Doc e Docg della Regione Abruzzo o provenienti da agricoltura biologica”, “prodotti da filiera corta, a chilometri zero e di qualità”, e per quel che riguarda le “feste popolari” “i prodotti somministrati e indicati nel menù proposto devono provenire, di norma, per almeno il 40 per cento da prodotti da filiera corta, a chilometri zero e di qualità”.
Ma il punto, per Berardinetti, al di là del mantenimento dello standard qualitativo, è l’eccessiva durata.
“Nei tavoli di confronto – ricorda l’ex inquilino di palazzo dell’Emiciclo – si faceva l’esempio di grandi sagre a base di pesce che si svolgono sulla costa, che duravano addirittura 20 giorni in pieno agosto, svuotando fatalmente i ristoranti. E’ c’è anche una questione tecnica: allungando eccessivamente il periodo delle sagre diventa più difficile anche il controllo da parte degli organi competenti sulla qualità del cibo e sulla sua conservazione e preparazione, e sul rispetto delle varie prescrizioni”.
E conclude, “del resto la mia legge regionale con l’avvento del centrodestra è stata sostanzialmente abbandonata, è passata in secondo piano”.
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- SAGRE POSSONO DURARE ANCHE 12 GIORNI, BERARDINETTI, “UN DANNO PER RISTORATORI”L'AQUILA - La possibilità per i Comuni abruzzesi di estendere a 12 giorni, rispetto ai 6 che erano stati previsti dalla legge legge del 2016, l'attiv...