EX ASSESSORE PD ATTACCA MAGGIORANZA CENTRODESTRA ABRUZZO: ‘FONDI ASSEGNATI E NON UTILIZZABILI SENZA PIANO SANITARIO E RETE OSPEDALIERA’. BLOCCO ASSUNZIONI E PROJECT FINANCING. PESA SCARSO FEELING VERI’ - LEGA

SANITA’: A RISCHIO TESORO NUOVI OSPEDALI, PAOLUCCI: 400 MLN FERMI, GIUNTA LENTA

27 Ottobre 2019 23:22

Regione -

L’AQUILA – Un tesoro che giace, inutilizzato, e che rischia di essere perso a causa della lentezza delle scelte.

L’Abruzzo ha, o meglio, potrebbe avere ben 400 milioni di euro per costruire nuovi ospedali o ammodernare gli esistenti, ma anche per assumere il personale la cui carenza, oggi, mette a rischio i servizi. Neanche un euro, però, è stato speso finora.

I quattrocento milioni sono la quota pubblica che dovrebbe servire tra le altre cose ad attivare i progetti di finanza (project financing), ovvero gli investimenti dei privati nelle strutture.

Una logica, questa, varata dal precedente Governo regionale di centrosinistra e confermata dalla Giunta Marsilio.





L’allarme è stato lanciato da Silvio Paolucci, ex assessore alla Salute con Luciano D’Alfonso e attuale capogruppo consiliare del Pd, in una nota sulla classifica italiana sui livelli essenziali di assistenza (Lea), che nel 2018, quando era ancora in sella, vedevano l’Abruzzo in una posizione molto positiva.

Per Paolucci, i 400 milioni sono ancora lì, ma a rischio: “Constato l’assenza di programmazione: senza piano sanitario, rete ospedaliera e rete territoriale non potremo utilizzare i circa 400 milioni già a disposizione per i nuovi ospedali, né procedere alle assunzioni annunciate. Non vorrei che a pagare il conto delle non-scelte della 'Giunta lenta', magari strumentalizzando i 'niet' ministeriali con la logica del farsi dire di no dal Ministero per non dover riconoscere che le promesse fatte erano sostanzialmente delle sciocchezze, sia il Servizio Sanitario Regionale, con gli operatori e i cittadini che ne sono parte integrante”.

Paolucci parla a ragion veduta: è lui che ha condotto l’uscita dal commissariamento in cui era piombato l’Abruzzo per eccesso di deficit, insieme a un altro manipolo di regioni “canaglia”.

Il problema è tecnico, ma soprattutto politico: l’attuale assessore al ramo, Nicoletta Verì, è molto poco in sintonia con il suo partito, la Lega, che in questo ambito ancora sembra non toccare palla (le maggiori decisioni finora sono state prese dagli alleati Fi e, soprattutto Fdi, partito del presidente, Marco Marsilio), avendo procrastinato tutte le scelte strategiche e provocando i richiami del Ministero, come si è visto dal verbale del tavolo di monitoraggio dello scorso mese di luglio, con il quale, in maniera netta e ferma, la Giunta è stata invitata a presentare il piano di riorganizzazione della rete.

La Lega non è ancora entrata decisamente nel tema e non è un mistero che ci sia attesa per le indicazioni del nuovo corso annunciato dal neo coordinatore abruzzese del partito, l’aquilano Luigi D’Eramo, subentrato al deputato Giuseppe Bellachioma. Un cambio di rotta in chiave decisionista per raggiungere gli obiettivi fissati in fase di campagna elettorale. U





na impresa non facile perché la maggioranza è chiamata a presentare a Roma al tavolo di monitoraggio il riordino della rete ospedaliera, oltre a chiarimenti sul deficit di alcune Asl abruzzesi, in particolare Chieti e L’Aquila. 

Nel frattempo Silvio Paolucci rivendica i buoni dati dei servizi offerti dalla sanità regionale: “Abruzzo 'pienamente adempiente', ancora una volta in materia di Lea, i livelli essenziali di assistenza nella sanità – dice in una nota – per il 2018 la Regione raggiunge i 209 punti, a fronte di un punteggio di 202  del 2017 e del punto di partenza della precedente legislatura di 152 sotto l’adempienza.“Un dato che registra l’azione che abbiamo portato avanti con decisione durante l’amministrazione di centrosinistra, tirando fuori la Regione dal Commissariamento, registrando l’avanzamento più significativo nel Paese sugli indicatori della griglia Lea per ora vigenti (+57 in 4 anni)”.

“Certo non ci sfugge che gli indicatori in sanità vanno maneggiati con cura – spiega Paolucci – e che proprio quelli riguardanti i Lea stanno per conoscere un aggiornamento. Dell’utilizzo di questo nuovo metodo di valutazione abbiamo solo i dati del 2016. Di certo anche in questo caso per la nostra Regione se prendessimo a riferimento i dati degli ultimi 5 anni avremmo un miglioramento deciso. Nel corso del 2018 vi è stato un ulteriore miglioramento sull’appropriatezza ospedaliera, prevenzione e allarme target sul tempo di risposte per le urgenze che certifica lo sforzo portato avanti messo in atto, non senza difficoltà, per migliorare la qualità dell’assistenza offerta ai nostri concittadini nel quinquennio 2014-2018- sottolinea l’ex assessore alla Sanità Paolucci –  Una crescita che mi auguro continui, perché frutto di un lavoro e scelte che ci hanno dato ragione”.

“L’auspicio è che la Giunta di centrodestra non arresti questo passo, puntando sui punti di forza per far crescere la nostra sanità. Certo comincio ad intravedere con timore la lentezza con la quale si sta procedendo”.

“Intanto temo che i dati della prevenzione stiano arretrando e, se così fosse, presto lo troveremo scritto nei dati relativi al 2019; così come temo che in alcune Asl sia in corso una significativa contrazione delle prestazioni chirurgiche, sia per numero che per complessità con l’aumento della mobilità passiva che mi risulta esserci, tra l’altro, per le malattie cardiovascolari e quelle dell'apparato muscolo-scheletrico”, conclude Paolucci.

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