CHIETI – “Tutti celebrano l’approvazione della nuova rete ospedaliera regionale ma ci si guarda bene dal far comprendere al cittadino, sia la difficilissima situazione economico finanziaria delle Asl abruzzesi, e che, per vedere davvero operativi i nuovi ospedali e case di comunità e presidi territoriali e altri servizi, passeranno anni. Siamo ancora a un mero atto di indirizzo e per di più nulla si dice su come garantire a queste nuove strutture territoriali adeguato personale”.
Questo il tema dell’intervento di Angelo Orlando, ex parlamentare e ed ex consigliere regionale, presidente prima commissione Bilancio, ospitato da Abruzzoweb, dopo che il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, Pierluigi Cosenza ha annunciato che il ministero ha comunicato il sì definitivo e l’invio del verbale ufficiale, del piano abruzzese che prevede una nuova organizzazione degli ospedali, con una razionalizzazione delle competenze e servizi.
LA BALLATA DEI NUMERI E LA RETE OSPEDALIERA ABRUZZESE
Per chiarire la realtà agli elettori, ecco i numeri reali del consuntivo 2022 del Servizio Sanitario abruzzese, aggiornati al 3 giugno 2023, consultabili sul sito della banca dati della pubblica amministrazione-open BDAP:
contributi in c./ esercizio – codice voce contabile AA0010
Asl 01- Av-Sul-L’Aquila 606.858.044,29;
Asl 02- Lan-Va-Chieti 792.308.483,14;
Asl 03- Pescara 635.313.096,25;
Asl 04- Teramo 617.950.365,44.
Totale dei contributi in c./esercizio -2022- 2.656.429.989,12.
Ecco adesso il risultato di esercizio di ogni singola Asl – codice voce contabile ZZ9999-:
Asl 01 – 65.850.242,17;
Asl 02 – 23. 710.192,49;
Asl 0 3 – 42. 876.488,24;
Asl 04 – 25.226.102,03.
Totale dei risultati di esercizio: -157.663.024,93.
Se questi sono, e sono questi!, i numeri che tutti possono leggere sul sito ufficiale, di grazia, qualcuno può chiedere all’Assessore quando e quale Tavolo di monitoraggio e, soprattutto, “quale” Corte dei Conti avrebbero certificato l’equilibrio economico finanziario del sistema?
Altri numeri, quelli del presidente “ Re Mida” per la costruzione delle “ mura senza gente-personale:
Ospedali: 384.000.000
Ospedali, Case di comunità, centri operativi territoriali: 216.000.000 ( PNRR).
Se aggiungete, poi, i milioni di euro dei bandi Aric per i servizi alle Asl, capirete il volume della spesa programmata.
Il sogno di un politico autenticamente ispirato è, certamente, quello di lasciare un segno durevole, non tanto sul piano dell’architettura sanitaria, quanto, piuttosto, su quello, decisamente più gratificante e foriero di fama imperitura, dell’architettura istituzionale.
Così, nel febbraio del 2023, il Presidente Marsilio lancia la sua campagna per una legge “che aiuti a selezionare la migliore classe dirigente e faccia crescere l’Abruzzo (Ansa-L’Aquila, 10 febbraio).
Subito dopo, il 15 febbraio, in un’intervista ad Abruzzoweb dichiara, per legittimare la sua proposta di collegio elettorale unico nella regione,:
“…per quello che riguarda il collegio unico: invito a vedere da dove provengono i consiglieri eletti con il sistema elettorale attuale, con quattro collegi provinciali: quasi tutti dei grandi centri… Il vero punto di svolta, il vero vantaggio della riforma, è piuttosto di consentire di eleggere consiglieri regionali che pensino al bene di tutto l’Abruzzo e non soltanto del proprio paese della propria città, della propria vallata, o, quando va bene, della loro provincia”.
Progetto decisamente ambizioso, certamente foriero di un salto qualitativo della classe politica regionale, bastonata ma silente quella attuale, un disegno meritevole di approfondimenti, discussioni, confronti.
Purtroppo, però, il suo destino era già segnato all’atto della sua elaborazione e, infatti, solo dopo pochi mesi viene ingloriosamente archiviato.
Ma, qual è il documento che segna la sua stroncatura?
Guarda caso l’atto di “ Reingegnerizzazione della governance sanitaria-Rete Ospedaliera-approvato dal Governo amico, la sanzione del successo dei “ cultori dell’orto”!!
Veniamo dunque alla rete ospedaliera, ovvero la sinfonia del rinvio, con annesso cronoprogramma, a dopo le elezioni.
Preso atto che la filiera e la monocromia tra i diversi livelli di governo è sempre foriera di protezione e supporto, in genere nel momento in cui si affronta un discorso di reingegnerizzazione e ristrutturazione della rete ospedaliera, probabilmente sarebbe opportuno, prioritariamente, procedere ad una ricognizione dei conti economici dei singoli presidi ospedalieri, così da quantificare i ricavi-soprattutto da prestazioni di ricovero e prestazioni ambulatoriali- e stabilire il valore totale della produzione, e, in parallelo, i costi della produzione, in primis il costo del personale e i consumi di materiale sanitario ed economato.
Così si avrebbe una valutazione aderente alla realtà dello stato di fatto e una più precisa individuazione degli eventuali correttivi da apportare.
Nel documento, però, nulla di tutto questo, solo una massificazione indifferenziata dei presidi, nessuna evidenziazione del ruolo delle facoltà di medicina di Chieti all’Aquila (a proposito, sempre un governo amico – Berlusconi-, nel 2009 ha sospeso i processi di aziendalizzazione. Non è lecito chiedersi quanto duri una sospensione e perché non ci si assuma la responsabilità di abrogare la norma della previsione di istituzione, norma illegittimamente aggirata con l’articolo 5 della legge regionale 17/2009 e “sfuggita” anche agli Uffici legislativi della Presidenza del Consiglio?).
Tutto il documento, in sostanza, è invece una celebrazione dell’istituto del rinvio.
Gli esempi:
-la regione Abruzzo individua 8 PO sede di Dea di I livello, L’Aquila Avezzano Sulmona, Chieti, Lanciano, Vasto, Pescara e Teramo, ma nello stesso tempo stabilisce un cronoprogramma per l’individuazione dei DEA di II livello:
-6 mesi dall’approvazione del documento per uno studio di fattibilità per la riallocazione delle discipline di alta specializzazione,
-12 mesi dall’approvazione del documento per l’adeguamento del layout alle esigenze organizzative,
-24 mesi dall’approvazione del documento per l’individuazione definitiva dei DEA di di II livello e per l’avvio del processo di riallocazione delle discipline di alta specializzazione (quel punto, evidentemente, toccherà a chi ha vinto le elezioni riscrivere il documento e ai manager tradurlo in atti aziendali);
– la regione indica anche 8 PO sede di Pronto Soccorso, Popoli, Penne, Ortona, Giulianova, Atri, Sant’Omero, Castel di Sangro, Atessa. Naturalmente non è dato sapere se esista un documento di indirizzo che indichi il funzionigramma delle strutture-semplici?- e l’incidenza del PS sul costo complessivo del presidio (in genere, prima delle grandi riforme dei programmi operativi, il costo di un PS oscillava tra il 10 e il 12% del costo complessivo del presidio). Qui, un dubbio angosciante: per sopperire alle carenze di personale, si provvederà, eventualmente, con i cosiddetti “gettonisti “? A proposito, nelle strutture ospedaliere della regione Abruzzo sono impegnati “medici a gettone”?
-Pescina, Tagliacozzo e Guardiagrele ( le vittime, tra il 2011 e il 2013, rispettivamente, del governo Berlusconi- onorevole Meloni Ministro della gioventù-e delle ordinanze della Corte Costituzionale – vedi ordinanza 173/2013-, Corte, poi pentitasi sull’argomento – vd. Sentenza 116/2020- ) diventano “stabilimenti”. Ora, visto che anche il loro assetto sarà responsabilità da calare negli atti aziendali e considerato che neppure in Emilia-Romagna, dove pare che la sanità funzioni un poco meglio, sono riusciti a capirci molto “(Piacenzasera.it, sabato 6 agosto 2022:”L’ospedale di Bobbio diventa “stabilimento ospedaliero”: ma quale futuro ?”), qualcuno conosce la dimensione semantica del termine secondo l’Assessore?
– punto nascita di Sulmona – nel Focus allegato al piano, dopo 4 pagine per motivare la- attualmente temporanea- conservazione si scrive: La regione si riserva di esprimersi con un provvedimento definitivo, entro 24 mesi dall’attuazione del documento di programmazione regionale”!
-Rete senologica -p. 51-: “ Il coordinamento regionale della rete senologica è individuato presso la Asl di Lanciano Vasto Chieti ubicato presso il PO di Ortona, nelle more del completamento dei lavori di ristrutturazione presso il presidio ospedaliero di Chieti”.
– la corazzata privata e il barcone pubblico “…discipline in esubero…. Cronoprogramma per l’assorbimento degli scostamenti delle discipline in esubero rispetto ai bacini di utenza:
– secondo semestre 2022, monitoraggio dati attività (fatto?) ,
– primo semestre 2023, avvio procedure per la rimodulazione delle discipline nel privato accreditato;
– secondo semestre 2023, stipulazione accordi nel privato accreditato;
– primo semestre 2024, adeguamento delle discipline nel privato accreditato;
– secondo semestre 2024, adeguamento delle unità operative complesse.
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- SANITA’ ABRUZZO: ORLANDO, “RETE OSPEDALIERA, LE INCOGNITE SUI TEMPI DI REALIZZAZIONE”CHIETI - "Tutti celebrano l'approvazione della nuova rete ospedaliera regionale ma ci si guarda bene dal far comprendere al cittadino, sia la difficil...