ROMA – “L’articolo 32 della Costituzione: ‘la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti’. Perché gli extracomunitari dovrebbero versare un contributo di 2.000 euro?”.
Così su ‘X’ Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, commenta la misura prevista nella Finanziaria, ossia “una quota di 2mila euro per i residenti stranieri cittadini di Paesi non aderenti all’Unione europea” per “l’iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del Servizio sanitario nazionale”.
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