L’AQUILA – “Egregio Assessore, siamo costretti nostro malgrado a dover inoltrare nuovamente la richiesta di convocazione di un tavolo regionale con le organizzazioni sindacali rappresentanti gli operatori sanitari dipendenti e convenzionati per istituire gruppi di lavoro specifici per definire progetti regionali condivisi, anche con le Associazioni rappresentanti i cittadini, tesi a risolvere il problema delle lunghe file di attesa per potenziare l’erogazione di visite specialistiche e di esami diagnostici strumentali e il problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso nella nostra regione”.
Lo scrive l’Intersindacale Sanitaria Abruzzese (Isa) in una lettera indirizzata all’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, tornando a chiedere la convocazione del tavolo sanità per l’elaborazione del piano regionale per l’abbattimento delle liste di attesa e per la risoluzione del sovraffollamento dei Pronto Soccorso abruzzesi.
Di seguito la nota completa.
“Purtroppo, nonostante una serie di delibere di Giunta Regionale adottate nel 2023 e all’inizio di quest’anno, aventi per oggetto l’obiettivo di abbattere le liste di attesa per la esecuzione di visite specialistiche e di esami diagnostici e l’obiettivo di risolvere il sovraffollamento nei Pronto Soccorso nella nostra Regione, la situazione non è migliorata in tali settori e si rende necessario al più presto governare a livello regionale le criticità assistenziali attualmente esistenti a livello aziendale. Criticità assistenziali attualmente esistenti che si sono determinate per un diverso approccio alle stesse da parte delle AA.SS.LL. legate in buona parte alla carenza di personale sanitario, medici ed infermieri, negli organici di tutte le Unità operative aziendali che spesso sono costrette a far saltare anche i turni di riposo fra un turno di lavoro e l’altro, normativamente non permessi, per garantire l’assistenza negli ospedali e l’erogazione di prestazioni specialistiche e diagnostiche strumentali.
Una carenza di personale sanitario addebitabile alla scarsa attenzione prestata dagli ultimi Governi alla formazione di un numero programmato di medici ed infermieri rapportata alla annunciata andata in pensione degli stessi nel periodo 2020-2028 associata a uno scellerato contingentamento delle assunzioni e delle remunerazioni, rispetto a quelle degli altri Paesi UE, che durano dal 2004 seppure mitigate negli ultimi anni dopo la pandemia COVID.
Una carenza di personale sanitario che determina lunghe attese per ottenere visite specialistiche, esami diagnostici strumentali e prestazioni sanitarie nei Pronto Soccorso regionali esasperando alcuni cittadini con la conseguenza ingiustificabile di episodi di violenza degli stessi nei confronti di medici dipendenti e convenzionati, per lo più medici delle guardie mediche, e di infermieri.
La situazione attuale, però, potrebbe essere superata facendo riferimento a quanto normato dalla legge finanziaria 2024 che prevede, per risolvere le criticità in oggetto, la possibilità di far tornare a lavorare nel pubblico medici ed infermieri, attualmente in quiescenza, disponibili e autorizzati a lavorare nel privato accreditato a cui sono stati aumentati intanto i budget per offrire prestazioni specialistiche e diagnostiche strumentali…….
Recentemente con l’approvazione della legge n° 107 del 29.07.2024, dedicata al superamento delle liste di attesa, la Regione Abruzzo dovrà poi organizzarsi per rispondere ad alcuni obblighi importanti quali:
la istituzione del CUP unico regionale con una agenda di tutte le prestazioni offerte dal pubblico e dal privato accreditato;
la individuazione di un Responsabile Unico dell’Assistenza Regionale (RUAS);
la programmazione di estendere la erogazione delle prestazioni specialistiche e diagnostiche nei fine settimana con ampliamento orario della erogabilità delle stesse,
la nuova regolamentazione della erogazione di prestazioni specialistiche e diagnostiche con la revisione delle prestazioni erogate attraverso l’intramoenia. Parallelamente si dovrebbe lavorare per risolvere anche il sovraffollamento esistente nei Pronto Soccorso istituendo a fianco degli stessi strutture per i codici minori, bianchi ne verdi, alla stregua di quanto ha fatto con i CAU (Centri Assistenza Urgenza) la Regione Emilia e Romagna.
Noi della Intersindacale Sanitaria Abruzzese siamo pronti a dare il nostro contributo per raggiungere gli obiettivi fissati dalla legge suddetta all’interno del Tavolo regionale della Sanità da Lei istituito che Le chiediamo di convocare al più presto per poter programmare gruppi di lavoro all’uopo che dovranno riunirsi settimanalmente coordinati dal Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale dottor Pierluigi Cosenza“.
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