L’AQUILA – “Se ora temo vendette e ripicche? Con me è meglio evitarle, e comunque io sono democristiano e sono sempre dell’idea che si possono trovare soluzioni pacifiche. Detto questo, mi aspetto che Roberto Santangelo aderisca quanto prima a Forza Italia, anche al Comune dell’Aquila, e che faccia un passo indietro dal suo ruolo di presidente del Consiglio, per dedicarsi a tempo pieno a fare l’assessore regionale al Sociale e Cultura”.
Dando sfoggio di cultura politica maturata nella Prima Repubblica, nell’intervista ad Abruzzoweb, il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Giorgio De Matteis, ex vicepresidente del consiglio regionale, consigliere ed assessore regionale, con un passato nella Dc e nell’Udc, assesta un colpo al cerchio, aprendo al dialogo, e uno alla botte, mettendo in chiaro chi davvero comanda nel partito all’Aquila e in provincia.
Godendosi in ogni caso la “vittoria” in quello che sembra uno dei round nel lungo match interno contro Roberto Santangelo, presidente del Consiglio comunale, ancora iscritto nella sua civica L’Aquila Futura, e nello stesso tempo assessore regionale al Sociale e Cultura, eletto alle regionali del 10 marzo scorso con Forza Italia, in cui è entrato a metà 2023, con il record dei voti per gli azzurri, ben 9.587.
Un successo a cui aveva partecipato, secondo quanto si è appreso anche il medico aquilano, che nella campagna elettorale è stato in prima linea. Poi, i rapporti, non solo politicamente, tra i due si sarebbero interrotti.
De Matteis, assieme al segretario cittadino Stefano Morelli, e con il via libera del segretario regionale e deputato Nazario Pagano, aveva chiesto a Santangelo di sciogliere la sua civica, e di rinunciare al ruolo di presidente del consiglio, per una questione di “opportunità”, in quanto ricorda De Matteis, “quando nel 2000 fui eletto in consiglio regionale, ero anche capogruppo dell’Udc in consiglio comunale, che contava ben otto componenti, e mi sono subito dimesso. Per una questione di rispetto per il consiglio comunale e per il partito”.
Proprio con la regia di De Matteis, con un recente colpo a sorpresa, la questione della civica L’Aquila futura si è risolta senza la partecipazione dell’assessore regionale perché i due consiglieri rimasti nella creatura di Santangelo hanno aderito agli azzurri: insomma, da un giorno all’altro, si è sciolta come neve al sole.
È accaduto infatti che alla luce della volontà dell’uomo forte della politica aquilana di rimuovere dalla giunta e poi eventualmente anche dal consiglio comunale l’assessore in quota L’Aquila futura, Emanuela Tursini, prima dei non eletti della lista alle comunali del 2022, nominando al suo posto il capogruppo Laura Cococcetta, e facendo entrare a palazzo Margherita il secondo dei non eletti, il fedelissimo Luca Rocci, sia Cococcetta sia l’altro consigliere Guglielmo Santella hanno aderito a Forza Italia.
Santangelo avrebbe confessato ai suoi che Tursini avrebbe potuto dedicarsi a tempo pieno al suo ruolo di dirigente della Asl, evitando ogni profilo di incompatibilità, anche se va detto che il contratto Tursini non lo ha ancora firmato, perché ci sono dubbi sulla procedura scelta, ovvero attingendo ad una graduatoria di concorso a valere su un bando del 2021 del consiglio regionale, procedura sulla quale c’è una inchiesta della Procura.
Un disegno avventato, però quello di Santangelo, a detta di molti, vista la reazione dei due componenti del gruppo di L’Aquila Futura, che si sono trasferiti armi a bagagli a Forza Italia, unendosi a Daniele D’Angelo, fedelissimo di De Matteis e lasciando Santangelo come unico componente della sua civica. Ed ora, due piccioni con una fava, Fi ha anche, con Tursini, l’assessore in giunta chiesto da due anni senza esiti in particolare dallo stesso De Matteis al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, di Fdi, per compensare il passaggio all’Udc di Roberto Tinari. Sindaco che così ha risolto anche il problema del rapporto con gli azzurri.
Ora si attende la risposta di Santangelo, eletto nel 2019 in regione con la lista civica Azione politica creata dall’imprenditore Gianluca Zelli, poi abbandonato per non uscire dal centrodestra quando il leader del movimento civico ha lasciato la coalizione dopo il no di Marco Marsilio ad un posto in Giunta. Santangelo finora è rimasto a bocca chiusa pubblicamente non rilasciando interviste.
Sia pur toccato umanamente, dicono i suoi fedelissimi, sicuramente sta organizzando una risposta contro quello che viene considerato un attacco non solo da parte di De Matteis ma anche del coordinatore regionale, il deputato Nazario Pagano.
A tale proposito, ricorda ancora De Matteis “in un recente convegno, il nostro segretario regionale Pagano, alla presenza anche di Roberto Santangelo, ha detto chiaramente che le civiche lasciano il tempo che trovano, vanno bene nelle elezioni, in campagna elettorale, come liste di appoggio, ma devono avere un inizio e una fine, poi servono i partiti e in particolare Forza Italia oggi recita un ruolo determinante, alla guida del Paese, della Regione, e anche al Comune dell’Aquila come componente moderata, nella coalizione di centrodestra”.
Sulla situazione che si è creata in seno al Comune dell’Aquila, prosegue De Matteis: “la maggioranza ne esce rafforzata, grazie alla costituzione di un gruppo di Forza Italia molto più forte, con tre consiglieri e un nostro assessore, Manuela Tursini, in attesa che anche Santangelo aderisca, come tutti sollecitiamo: questo contribuirà a rendere l’azione del governo cittadino ancora più incisiva attraverso l’azione di un partito che è parte integrante e fondamentale della coalizione che ha permesso la riconferma del sindaco Biondi al governo della città”.
Ma ammonisce De Matteis: “ribadisco per l’ennesima volta che il problema non era solo un posto in Giunta, una questione di poltrone. Forza Italia in maniera del tutto costruttiva intende imprimere una maggiore incisività su tante questioni che riguardano il governo della città. Mi riferisco ad esempio all’utilizzo dei fondi del Pnrr, all’andamento dei lavori pubblici, al miglioramento della qualità di vita, all’ordine pubblico, all’emergenza rappresentata dalla mancanza di un sufficiente numero di parcheggio a servizio del centro storico, per residenti e non”.
Un cavallo di battaglia portato avanti per mesi oggi molto più facile da mettere sul tavolo visto che non c’è più l’ostacolo del rimpasto per un posto in giunta.
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