SCOPPITO PIANGE LA SCOMPARSA DI LUIGI DE CAROLIS: ADDIO A “JU PRESIDENTE”, “L’AMICO DI TUTTI”

10 Dicembre 2024 10:11

L'Aquila - Cronaca

SCOPPITO – Una intera comunità piange la scomparsa di Luigi De Carolis, per tutti “ju Presidente”, una delle persone più conosciute ed amate di Scoppito (L’Aquila).

De Carolis, 72 anni, è stato per tanti anni operaio e sindacalista alla Italtel dell’Aquila, nonché storico presidente della Polisportiva Scoppito che ha accompagnato, da innamorato del calcio, fin dalla sua fondazione, e con ruoli da dirigente della Amiternina Calcio.

La sua scomparsa ha lasciato senza parole tutto Scoppito, luogo per quale si è speso per una vita e di cui era una vera e propria anima.

I funerali di De Carolis, che lascia il fratello Gino e quattro nipoti – Monica, Alessandro, Dario e Giovanna – si celebreranno oggi pomeriggio nella chiesa di Scoppito, a poca distanza dall’ufficio postale, alle ore 15.





“Per noi scoppitani se ne va un fratello maggiore, un amico di tutti, una persona speciale – le parole ad AbruzzoWeb.it di Giuliano Molinari, imprenditore, cantante e musicista di Scoppito –. Luigi, con la sua bontà, la sua educazione e le sue geniali battute diventate storiche e che hanno segnato tante generazioni, ha rappresentato qualcosa di meraviglioso. Ci ha insegnato valori fondamentali come l’onestà, la coerenza, il preoccuparsi prima degli altri e poi di se stesso, ma ci ha insegnato il senso dell’umorismo, che in lui era a dir poco spiccato”.

“Sempre presente alle feste, ai matrimoni, sempre in prima fila per aiutare tutti – continua Molinari – sempre col sorriso sulle labbra, mai una lamentela, mai una polemica. Il nostro immenso Luigi ora non c’è più. A Scoppito l’atmosfera è surreale, come se fosse solo uno scherzo che lui ha voluto tirarci. Sembra assurdo per chi non lo ha conosciuto, per chi non conosce Scoppito, ma qui non facciamo altro che darci le condoglianze, come una grande famiglia in cui tutti sono suoi parenti stretti”.

Ma la straordinaria persona che è stata Luigi De Carolis era conosciuta ed amata anche nella vicina L’Aquila a cui era molto legato: impossibile non riconoscerlo e non salutarlo con estremo piacere nelle lunghe passeggiate serali in centro storico, o nel centro commerciale l’Aquilone dopo il terribile terremoto del 2009.

IL RICORDO DEL SINDACO DI SCOPPITO, LORETO LOMBARDI

“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Luigi de Carolis, che ritengo sia stata la persona più buona che abbia conosciuto. Luigi ha fatto tanto per Scoppito come uomo, come presidente della Polisportiva ha fatto avvicinare tanti giovani allo sport creando uno spazio aggregativo per tutti noi. Ciao Luigi”.

IL RICORDO DELL’EX SINDACO DI SCOPPITO, MARCO GIUSTI





Trovare le parole è oggi molto difficile. Soprattutto per i tanti che ti hanno conosciuto da quando erano bambini. Per quelli che sono cresciuti con te che eri come un fratello maggiore negli esempi, negli insegnamenti, così come nella gioia e nello svago.

Eppure oggi le parole le abbiamo trovate tutti, nonostante un dolore sincero che ci ha colpito al cuore e un senso di smarrimento per un addio che sembrava non dover arrivare mai. D’altro canto, Tu delle belle parole ne hai fatto una ragione di vita.

Le tue parole che nel sindacato sorprendevano gli importanti interlocutori, e che erano espressione di quel cristianesimo sociale che sapevi esprimere al meglio quando discutevi del mondo del lavoro o di politica.

O le belle parole che regalavi dentro quei preziosi gioielli che erano le poesie improvvisate per gli sposi nei matrimoni di un tempo. Il regalo più bello per tanti. O ancora le parole dei canti di Dante e dell’intermezzo di De André che ti piaceva tanto recitare con un trasporto, una profondità e una sincerità rari. E poi la cosa più importante. Avevi la capacità di trasformare le belle parole in buone azioni con una coerenza e semplicità cristallina. Era questa la tua caratteristica.

La bontà d’animo. Sei stato prima di tutto e soprattutto un uomo buono, amico di tutti, in particolare dei giovani che riconoscevano in te questa dote rara e preziosa. Sei stato un grande uomo capace di incarnare il nostro paese con le sue tradizioni i suoi riti e i suoi tempi. È per questo che oggi tutti noi nel nostro intimo almeno per un attimo abbiamo pianto e ci siamo sentiti piccoli di fronte a te. Però non è vero come ha scritto un giornale che ti si è spento. Ci piace pensare che il tuo esempio, il tuo amore per il prossimo continuino a vivere almeno un po’, nel cuore di chi oggi ti piange. Un grosso abbraccio.

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