SCRIPPELLE, SALTARELLI, LUMINARIE E FANFARE: “GAL GRAN SASSO NON BADA A SPESE”, E’ POLEMICA

ORGANISMO FINANZIATO DALL'UE UTILIZZA 4 MILIONI DI FONDI EUROPEI PER RAFFICA DI EVENTI LUDICI E CONCERTI. IMPREDITORI E OPERATORI SOCIALI OBIETTANO CHE LA MISSION DOVREBBE ESSERE INVECE "IL CONTRASTO A SPOPOLAMENTO DELLE AREE INTERNE INVESTENDO SUI SERVIZI DI BASE, LE INFRASTRUTTURE, L'OCCUPAZIONE, L'INCLUSIONE E LA PARITÀ DI GENERE"

31 Ottobre 2024 08:33

Regione - Politica

TERAMO – Show cooking dedicati alle scrippelle all’olio, luminarie per le feste, madrine di eventi. Sagre, suonate itineranti, fanfare degli alpini, quadriglie dei record, degustazioni di prodotti tipici e rievocazioni del brigantaggio. Una raffica di concerti, da Eugenio Bennato a Vittorio il Fenomeno, passando per l’Orchestra popolare del saltarello e Roppoppo’.

Sono solo alcune voci dell’intensa attività messa in campo questa estate dal Gruppo di azione locale (Gal) Gran Sasso Laga, di cui è presidente Carlo Matone, che ha certo portato vitalità e indotto nei paesi delle aree interne del teramano, ma che sta provocando polemiche nel mondo produttivo, agricolo e da parte di chi opera nel sociale.

Esponenti di queste realtà denunciano  questa testata, che i Gal, in tutto nove in Abruzzo, ad esser pignoli, sono organismi promossi dall’Unione Europea per sviluppare piani e programmi di interventi dedicati al “miglioramento socio economico delle zone rurali”, per “contrastare fenomeni di spopolamento, povertà e degrado ambientale”. Un approccio che “deve essere sviluppato con una prospettiva di lungo termine”, con riguardo “a servizi di base, infrastrutture, disoccupazione, spopolamento, povertà, inclusione sociale, parità di genere e gruppi vulnerabili”.

Non dovrebbe essere insomma il Gal meramente, ed esclusivamente, organizzatore di eventi, utilizzando per essi e a piene mani, i fondi del Programma di Sviluppo Rurale, previsti dalla misura 19, “Sostegno allo sviluppo locale Leader”.

Fondi, per quasi 4 milioni di euro che il Gal Gran Sasso Laga ha ottenuto dopo lunga battaglia legale, solo a giugno 2023, partendo dunque in fortissimo ritardo, nell’attuazione del suo Piano di sviluppo locale, rispetto agli altri otto Gal, “Gran Sasso Velino”, “Marsica”, “Abruzzo Italico Alto Sangro”, “Maiella Verde”, “Costa dei Trabocchi”, “Terre Verdi Teramane” e “Terre d’Abruzzo”.

Nel 2017 infatti il Gal Gran Sasso Laga era stato escluso dalla ripartizione dei circa 30 milioni assegnati in quota parte agli altri Gal, per un punteggio insufficiente. Il Gal Gran Sasso Laga ha dunque fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale, che gli ha dato ragione con una sentenza dell’aprile 2023, riuscendo ad ottenere, come compensazione della esclusione, 3.992.982 euro dei 7,3 milioni aggiuntivi che intanto erano stati stanziati dalla Regione Abruzzo, con una delibera di giunta del novembre 2021, al fine si sostenere ulteriormente i Gal nella difficile fase della pandemia del covid 19.

A seguito della sentenza, la Regione Abruzzo ha approvato una ulteriore delibera nel giugno 2023, assegnando ai nove Gal un importo complessivo di 9.842.062 euro, di cui come detto quasi 4 milioni al solo Gal Gran Sasso Laga.





Da quel momento è partita una corsa contro il tempo per spendere queste risorse, in quanto allo stato attuale, in base ad un recente monitoraggio, l’avanzamento di spesa non supera per il Gal Gran Sasso Laga il 25%, mentre gli altri otto Gal, partiti ben prima, sono in media al 56,6%, con in testa il Gal Abruzzo Italico Alto Sangro al 75,9%.

Le voci critiche sostengono dunque che è questa la ragione per cui il Gal Gran Sasso Laga stia puntando in modo ritenuto eccessivo su manifestazioni, eventi e concerti, che per quanto apprezzati e apprezzabili, si ribadisce, dovrebbero essere marginali in una attività del Gal.

La mission di un Gal, dice infatti la norma, deve avere come priorità “l’erogazione e la fruibilità dei beni e servizi, materiali e immateriali”, lo “stimolare le relazioni fra gli attori socio-economici pubblici e privati”, il “favorire nuovi processi di prodotto e modelli organizzativi nelle imprese e negli enti locali per una gestione e uso sostenibile delle risorse private e pubbliche”, “attivare reti di sinergia e complementarità fra i centri locali (istituzionali, produttivi, sociali) con quelli extra-locali (es. urbani) che aiutano a sviluppare competenze di alta qualità, attrarre nuovi investitori, migliorare il rapporto fra costi di transazione e popolazione locale”, solo per citare alcuni dei macro obiettivi a cui improntare la scrittura di un Piano di sviluppo locale.

Entriamo dunque nel merito delle singole spese, limitandoci, per dare una idea, a quelle approvate da luglio ad oggi, soffermandoci sulle voci principali.

Scorrendo i verbali pubblicati sul sito del Gal, alla sezione Amministrazione trasparente, troviamo 128mila euro per l’organizzazione della rassegna di musica popolare “Giornate al Borgo”, di Castel Castagna, a favore dell’associazione culturale Interamnia world music, legata all’Orchestra popolare del Saltarello. Dove è stata fatta anche una quadriglia da guinness dei primati.

Per la sagra del tartufo di Campovalano 1.800 euro sono andati al concerto dell’orchestra Benedetto Marcello, 1.800 euro per l’associazione Animafemmina e 2.000 euro per il servizio di bus navetta.

Per l’evento Giornate al borgo di Montorio al Vomano, sono stati spesi 9.500 euro il concerto di Eugenio Bennato e Taranta Power, 5.680 euro per la fanfara degli alpini di Campo di Giove, 2.800 ejuro per l’Adrea&quintet, 5.500 euro per “Incontri di musica, arte e canti”, 2.080 euro per il concerto di Vittorio il fenomeno, 3.000 euro per le prestazioni artistiche e musicale di Silvia Pagni music center.

Per la Notte azzurra di Tottea sono stati stanziati 85.000 a favore della ditta Arte e spettacolo di Fabrizio Ferrini e 12.500 euro per l’organizzazione della degustazione di prodotti tipici.





Per l’evento Giornata al borgo di Alvi sono stati stanziati 3.800 euro per l’intrattenimento culturale sul brigantaggio a cura di Franco Palumbo in arte Roppoppò.

Per il service audio e luci dell’evento Giornate al borgo di Atri, sono stati spesi 2.172 euro e sempre per lo stesso evento 2.500 euro per prestazione artistica della madrina.

Altri 3.500 euro sono stati assegnati per il concerto dell’Orchestra popolare del saltarello, nell’evento Giornate al borgo di Motorio al Vomano, e altri 2.000 euro per la Banda Piazzolla.

Per la promozione della Ciclovia Appennino teramano “I cammini della transumanza”, sono stati assegnati 5.ooo euro al quotidiano on line I due Punti, e 5.000 euro al quotidiano on line Ekuonews.

Per l’organizzazione di uno show cooking con protagoniste le scrippelle all’olio, sono stati assegnati 9.650 euro alla pro loco di Cortino.

Ed ancora 21.755 euro per la rassegna di musica popolare in occasione del Revival dell’uva e vino Montonico di Bisenti, sempre a favore della associazione culturale Interamnia world music, 3.570 euro per la pubblicità con le vele, 3.500 euro per le luminarie lungo un tratto del centro storico, e 3.500 euro per il servizio di bus navetta, più altre risorse per forniture elettriche, e stampa affissione materiale promozionale.

Proseguendo, 9.160 euro la realizzazione dell’impianto elettrico della Festa della vendemmia 2024
3,800 euro per la “rappresentazione culturale” sul brigantaggio, da parte di Roppoppò in occasione della presentazione del libro “La Doganella d’Abruzzo” all’Università di Teramo, 32.500 euro a favore dell’associazione Arte Live per l’organizzazione di una mostra d’arte per l’evento “Giornate al Borgo” di Tossicia, e sempre per lo stesso evento 9.809 euro per Musicomania, 4.600 euro per il noleggio della vela e per le affissioni, 5.750 euro alla pro loco di Aquilano per degustazioni di prodotti tipici.

Infine 39.750 euro per la fornitura di un autotelaio per trasporto furgonatura  per una cucina mobile. Filippo Tronca

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