L’AQUILA – “Le commistioni tra politici e tecnici sono un malcostume che nel Comune dell’Aquila è stato azzerato da quando si è insediato il centrodestra. La scelta della revoca attiene ad un percorso di natura tecnica in cui la politica non deve infilarsi e, secondo quanto mi è stato riferito dal direttore dei lavori, che è un soggetto terzo incaricato dal Comune di verificare il corretto svolgimento delle opere, sono state riscontrate gravissime inadempienze da parte della ditta per quanto riguarda la realizzazione dei pilastri e quindi, vista la gravità delle inadempienze, si è deciso di procedere con la rescissione contrattuale”.
Lo chiarisce il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, su espressa richiesta di AbruzzoWeb, riferendo sul caso, sollevato da questo giornale, del cantiere dell’attesa scuola di Paganica, bloccato a seguito della decisione della stazione appaltante, il Comune dell’Aquila, con una improvvisa e inattesa determina del dirigente Roberto Evangelisti, di risolvere in danno il contratto di appalto da 4,6 milioni di euro assegnati, dopo una regolare procedura di gara, alla H Edilizia Generale S.r.l., società di proprietà di una famiglia di imprenditori di origini macedoni e che vede come amministratore unico Alija Ardelina, giovane nata all’Aquila e cresciuta proprio nella frazione di Paganica.
La H Edilizia Generale S.r.l. ha già presentato un ricorso affidato agli avvocati Silvia Loiacono e Niccolò Casinelli, del foro di Roma, annunciando una consistente richiesta di un maxi risarcimento, secondo quanto si è appreso ben oltre i 3 milioni di euro, rigettando anche i rilievi, ritenuti infondati e fuorvianti, del direttore dei Lavori, l’ingegnere Simone Curtacci, nominato dal Comune assieme al coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, l’architetto Michela Teti, e al responsabile del collaudo statico e tecnico amministrativo, l’ingegnere Giuseppe Diotaiuti.
Il contratto con l’aggiudicataria è stato firmato a marzo 2024, dopo l’esito della gara, con la commissione presieduta dall’architetto Marco Marrocco e con componenti il geometra Carlo Cafaggi, storico e stimato funzionario del Comune dell’Aquila, e l’ingegnere Anna Romagnoli: con un ribasso d’asta rispetto al quadro economico del progetto esecutivo da 5,8 milioni a firma dello studio tecnico Sycamore S.r.l.
Il primo cittadino, presidente Anci Abruzzo e responsabile enti locali di FdI, sottolinea subito: “Non si tratta di una difformità di dieci centimetri di un’aula, o del diverso posizionamento di un tramezzo in cartongesso, parliamo della realizzazione dei pilastri e credo che qualsiasi politico serio e qualsiasi tecnico serio non debbano avere un minimo di indugio quando vengono rilevate difformità così significative in un edificio così sensibile”.
I lavori per la nuova struttura sono cominciati nella estate scorsa con gli scavi e la realizzazione dei pilastri, dopo la demolizione del vecchio Teatro tenda.
Il tema è stato anche al centro della V Commissione Garanzia e Controllo del Comune, al termine della quale le opposizioni di centrosinistra che hanno annunciato: “abbiamo deciso di predisporre e consegnare un dossier alla Procura della Repubblica, affinché venga fatta piena luce su tutta la vicenda. Un atto doveroso nei confronti dei cittadini e, in particolare, della comunità di Paganica — la frazione più popolosa della città — che da anni attende risposte concrete e definitive sull’edilizia scolastica. Non ci fermeremo finché sul tema della ricostruzione delle scuole non sarà fatta chiarezza. I cittadini meritano trasparenza, responsabilità e rispetto”.
Su questo il sindaco ha aggiunto: “Credo che le questioni tecniche vadano verificate dai tecnici, la politica non si deve intromettere perché la tuttologia è una scienza che non appartiene a nessuno. I componenti dell’opposizione invece spaziano dalla cultura all’architettura, dall’urbanistica all’edilizia, dimostrandosi esperti di tutto, avendo certezze inviolabili. Io non ho di queste certezze, parlo con i tecnici, mi fido del lavoro dei tecnici e quindi condivido, per quanto mi compete, le scelte dei tecnici”.
Per quanto riguarda l’iter, a questo punto, spiega Biondi: “Sempre secondo quello che mi hanno riferito i tecnici, con la rescissione contrattuale è stata richiesta una commissione per la verifica dei lavori effettuati. Una volta quantificati i lavori fatti come si deve, verrà assegnato il lavoro alla seconda ditta in graduatoria che ricomincerà i lavori e li porterà a termine entro i termini che sono stabiliti dal contratto”.
La seconda arrivata è la impresa F.lli Di Nardo Costruzioni & Restauri di Paganica, dei fratelli Armando, Mauro ed Ennio Di Nardo. Hanno partecipato alla gara, oltre alla già citata, anche I Platani S.r.l., azienda leader del Gruppo Palmerini anch’esso con sede a Paganica e la CG Appalti S.r.l del gruppo Circi dell’Aquila.
Il primo a lanciare l’allarme era stato il consigliere comunale di opposizione Paolo Romano, di Italia viva: “Quello che doveva accadere sta purtroppo accadendo: il cantiere di un’opera fondamentale per la frazione più popolosa della città non solo è fermo, è anche al centro di un contenzioso giudiziario. I fondi del Pnrr sono a rischio. Paganica non può più aspettare. Servono verità e rispetto per una comunità che da troppo tempo attende una scuola sicura per i propri figli”.
Per il sindaco Biondi: “In questa vicenda il comportamento dell’opposizione è abbastanza, come al solito, sopra le righe. Registro inoltre che è spaccata in due: in genere fare opposizione è più semplice che fare maggioranza, quindi sull’opposizione si dovrebbe trovare in maniera più compatta se si sono spaccati in due quando sono in minoranza, figurarsi che cosa potrebbe succedere se governassero. Ma questa è un’eventualità che non si verificherà neanche nel 2027”.
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- SCUOLA PAGANICA: BIONDI, “REVOCA SCELTA TECNICI, GRAVI INADEMPIENZE, POLITICA NON C’ENTRA”L'AQUILA - "Le commistioni tra politici e tecnici sono un malcostume che nel Comune dell’Aquila è stato azzerato da quando si è insediato il centr...