L’AQUILA – Si infiamma la polemica politica tra il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, responsabile nazionale Enti locali di FdI, sempre più “padrone” della maggioranza di centrodestra, e le opposizioni: sulla brutta storia della clamorosa revoca in danno dell’appalto della nuova scuola della frazione di Paganica, ultimo tema di scontro tra i due poli, ad intervenire pesantemente è il predecessore del primo cittadino, il due volte sindaco di centrosinistra, Massimo Cialente.
Il medico aquilano ci va giù duro rispondendo, attraverso un post sui social, alle dichiarazioni rilasciate ad AbruzzoWeb dell’attuale sindaco, presidente dell’Anci Abruzzo: “Le commistioni tra politici e tecnici sono un malcostume che nel Comune dell’Aquila è stato azzerato da quando si è insediato il centrodestra”. (Qui il link)
Un messaggio forte che rinsalda da fuori l’azione dell’ opposizione che sul caso, al di là degli allarmi lanciati dal consigliere Paolo Romano, non ha mostrato un’ efficacia indimenticabile sulla vicenda, sollevata da questo giornale, che riguarda il cantiere bloccato a Paganica a seguito della decisione della stazione appaltante, il Comune dell’Aquila, con una improvvisa e inattesa determina del dirigente Roberto Evangelisti, di risolvere in danno il contratto di appalto da 4,6 milioni di euro assegnati, dopo una regolare procedura di gara, alla H Edilizia Generale S.r.l., società di proprietà di una famiglia di imprenditori di origini macedoni.
Scrive Cialente: “Ancora una volta il signor Pierluigi Biondi, sindaco, quando ha tempo, dell’Aquila, denuncia commistioni tra il centrosinistra e tecnici o comunque referenti di parte, che sarebbero stati al centro delle politiche amministrative della città e non solo. Dalla campagna elettorale del granello che doveva rompere il meccanismo in poi tira il sasso ma nasconde la mano. Un po’ da ipocriti. Adesso mi ha stufato”.
E ancora: “Se ha un minimo di carattere tiri fuori nomi, occasioni, incarichi di dieci anni di centro sinistra aquilano, di concorsi a L’Aquila o in altri comuni, comprese altre regioni, tipo Toscana. Lo faccia qui altrimenti sarò costretto a farglielo dire dinanzi ad un tribunale. Agli aquilani che stanno vedendo, magari anche non volendo ammetterlo, quanto sta accadendo in questi anni , in questa città, provincia, regione, lascio giudicare la storia aquilana di questo quarto di secolo”.
La H Edilizia Generale S.r.l., intanto, ha già presentato un ricorso (Qui il link) affidato agli avvocati Silvia Loiacono e Niccolò Casinelli, del foro di Roma, annunciando una consistente richiesta di un maxi risarcimento, secondo quanto si è appreso ben oltre i 3 milioni di euro, rigettando anche i rilievi, ritenuti infondati e fuorvianti, del direttore dei Lavori, l’ingegnere Simone Curtacci, nominato dal Comune assieme al coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, l’architetto Michela Teti, e al responsabile del collaudo statico e tecnico amministrativo, l’ingegnere Giuseppe Diotaiuti.
Il contratto con l’aggiudicataria è stato firmato a marzo 2024, dopo l’esito della gara, con la commissione presieduta dall’architetto Marco Marrocco e con componenti il geometra Carlo Cafaggi, storico e stimato funzionario del Comune dell’Aquila, e l’ingegnere Anna Romagnoli: con un ribasso d’asta rispetto al quadro economico del progetto esecutivo da 5,8 milioni a firma dello studio tecnico Sycamore S.r.l.
Secondo quanto confermato dallo stesso sindaco, i lavori dovrebbero essere affidati alla seconda in graduatoria, l’impresa F.lli Di Nardo Costruzioni & Restauri di Paganica, dei fratelli Armando, Mauro ed Ennio Di Nardo. Hanno partecipato alla gara, oltre alla già citata, anche I Platani S.r.l., azienda leader del Gruppo Palmerini anch’esso con sede a Paganica e la CG Appalti S.r.l del gruppo Circi dell’Aquila.
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