ROMA – “Le linee guida elaborate dal ministero della Salute in collaborazione con quello dell’Istruzione per la riapertura delle scuole, tra circa un mese, sono molto generiche e non offrono spesso indicazioni percorribili. Ad esempio, si parla di personale e alunni a rischio che debbono indossare la mascherina, ma chi individua questa caratteristica di rischio?”.
È quanto afferma Mario Rusconi, presidente dell’Anp-Roma e componente del consiglio nazionale, all’Ansa.
“Viene raccomandato – prosegue – il distanziamento di un metro tra gli studenti in classe, ma dopo quasi tre anni di epidemia ancora non ci si rende conto che parecchi studenti sono stati obbligati alla didattica a distanza anche perché molto aule non permettevano il distanziamento. Ad oggi la situazione in gran parte è rimasta immutata, soprattutto nelle scuole superiori delle grandi città”.
Secondo Rusconi in questi quasi tre anni di Covid “è stato fatto molto poco dagli enti locali, proprietari degli edifici scolastici, per individuare nuovi spazi adeguati o adattare con idonei impianti di aereazione le strutture esistenti. Altra incombenza degli enti locali riguarda il trasporto pubblico che troppo ha lasciato desiderare per permettere agevoli condizioni per gli studenti”.
Infine conclude Rusconi: “Confidiamo in una ripresa delle attività didattiche in presenza, se le condizioni lo permetteranno, poiché: la scuola è soprattutto quella fatta in presenza che permette relazioni personali e formative con gli insegnanti e fra gli studenti stessi. È auspicabile che i ministeri della Salute e dell’Istruzione tengano presente le necessità organizzative delle famiglie, avendo quest’ultime già subito nei due anni e mezzo di pandemia numerosi disagi dovuti soprattutto alle non tempestive indicazioni delle autorità competenti”.
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