SCUOLE: DOPO UN MESE RIAPRONO IN ABRUZZO, TASSO POSITIVI SCENDE A 3,2%, ALTRI 14 MORTI

7 Aprile 2021 08:08

Regione - Sanità, Scuola e Università

L’AQUILA – Dopo oltre un mese in Abruzzo, sulla base del decreto nazionale, riaprono le scuole di ogni ordine e grado, anche se le attività delle superiori si svolgeranno per il 50% in Dad.

Situazione diversa per i 17 comuni in zona rossa: lì le attività didattiche saranno in presenza solo fino alle classi di prima media.

Le scuole di ogni ordine e grado erano state chiuse con un’ordinanza del presidente della Regione, Marco Marsilio, a partire dal primo marzo, anche se per le superiori era stata disposta la dad al 100% già da inizio febbraio. In alcuni comuni, tra cui Pescara, a causa dei tanti contagi tra gli studenti, la chiusura aveva interessato tutte le scuole già diverse settimane prima dell’ordinanza regionale. Molti i Comuni che stanno riattivando gli screening di massa dedicati alla popolazione scolastica in concomitanza con la ripresa delle attività didattiche.

Contrario alla riapertura il sindacato Snals, che parla di “un grosso azzardo, che andrebbe del tutto evitato. Dobbiamo essere chiari – dice il segretario regionale Carlo Frascari – il ritorno a scuola di quasi tutti gli studenti è un azzardo scientifico e sociale. Se alcuni virologi affermano che la riapertura è un regalo al virus, ci sarà pure un motivo”.

L’emergenza Covid, però, non concede tregua nella Marsica: per evitare la diffusione del contagio, il sindaco, Gianni Di Pangrazio, stoppa la riapertura in presenza in tutte le scuole superiori e nelle seconde e terze medie degli istituti comprensivi di Avezzano.





Porte aperte, invece, già da oggi agli studenti delle scuole dell’infanzia, della primaria degli studenti del primo anno delle scuole medie: “Vista la situazione al limite all’ospedale di Avezzano, alcuni comuni marsicani ancora in zona rossa e il rischio escalation post festività di Pasqua, per tutelare la salute pubblica – si legge in una nota -, il sindaco, Gianni Di Pangrazio, in attesa di conoscere i dati sull’andamento della curva dei contagi, che potrebbe risentire degli effetti dei giorni di festività, ha disposto le lezioni  a distanza per tutti gli studenti degli istituti superiori della città, compreso il secondo e terzo anno delle medie fino a sabato”.

L’ordinanza del sindaco, basata su una lunga serie di problemi nel territorio a partire dalla situazione critica del presidio ospedaliero, prende spunto dal dl del premier, Mario Draghi, che dispone l’apertura inderogabile, a partire da domani, solo delle scuole dell’infanzia, primaria e delle prime classi delle scuole secondarie di primo grado.

“Vista la situazione critica sul fronte Covid 19 in città e nella Marsica – ha spiegato il primo cittadino – con la logica del buon padre di famiglia che mira a proteggere le nuove generazioni, ma anche gli adulti, in via di assoluta prudenza, ho disposto la didattica a distanza per gli studenti delle superiori e delle seconde e terze medie”. Scelta condivisa dal servizio di igiene e sanità della Asl e dall’unità di crisi del comune con voto unanime”.

“Valutato che nelle scuole secondarie di primo e secondo grado del comune di Avezzano confluiscono molti studenti dell’intero territorio marsicano – hanno messo nero su bianco i dirigenti medici del dipartimento, Daniela Franchi e Angela Perrozzi – e che alcuni comuni sono tutt’ora in zona rossa, si esprime parere favorevole alla proroga delle attività didattiche a distanza per gli alunni del secondo e terzo anno delle scuole secondarie di primo grado e per gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado per i giorni 7-8-9-10 aprile, fatte salve ulteriori valutazioni basate sull’andamento dei contagi”.

L’ULTIMO BOLLETTINO





Sono 47 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Abruzzo nelle ultime ore, di età compresa tra i 5 mesi e i 93 anni, emersi dall’analisi di 1.071 tamponi molecolari e 407 test antigenici: il tasso di positività è pari a 3.2 per cento. Il totale dei positivi dall’inizio dell’emergenza sale così a 66.660.

Il bilancio dei pazienti deceduti registra 14 nuovi casi e sale a 2.187, di età compresa tra 50 e 97 anni: 6 in provincia di Chieti, 1 in provincia di Teramo, 4 in provincia dell’Aquila e 3 in provincia di Pescara. Del totale odierno, 2 casi sono riferiti a decessi avvenuti nei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 53.902 dimessi/guariti (+178 rispetto a ieri).

Del totale dei casi positivi, 16.296 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+11 rispetto a ieri), 17.073 in provincia di Chieti (invariato), 17.277 in provincia di Pescara (+36), 15.310 in provincia di Teramo (+8), 526 fuori regione (invariato) e 178 (-8) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 7, tutti in provincia di Pescara. Gli attualmente positivi in Abruzzo, calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti, sono 10.571 (-145 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 911.430 tamponi molecolari (+1.071 rispetto a ieri) e 360.654 test antigenici (+407 rispetto a ieri).

603 pazienti (+7 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 70 (invariato rispetto a ieri con 4 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 9.898 (-152 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: