L’AQUILA – “Per altri 120 bambini aquilani la scuola, quest’anno, è iniziata con un bel cambiamento: aule nuove, giochi nuovi, spazi comuni ampi e colorati”.
Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che questa mattina, al suono della prima campanella, si è recato nella scuola dell’infanzia Pettino-Vetoio, riconsegnata nel febbraio scorso dopo i lavori di abbattimento e ricostruzione.
Il sindaco, che ha condiviso l’iniziativa con l’Ufficio scolastico regionale, ha augurato buon lavoro anche al nuovo dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo statale ‘Teofilo Patini’, Gilberto Marimpietri, e ha salutato Gabriella Liberatore che lo ha preceduto alla guida della direzione didattica.
L’edificio si sviluppa su una superficie totale di mille metri quadrati, con la mensa e spazi comuni dedicati alle attività quotidiane.
“Abbiamo sempre profondamente a cuore il sistema scuola del nostro territorio – ha aggiunto Biondi – L’istruzione, il benessere di studenti, insegnanti e personale scolastico sono elementi fondanti della società civile e della nostra missione istituzionale”.
“Gli interventi sull’edilizia scolastica sono sempre in corso – ha detto ancora – Penso ai lavori del centro polifunzionale di Paganica che ospiterà il polo scolastico omnicomprensivo, della scuola media Mazzini, della scuola primaria Celestino V di Valle Pretara, del secondo lotto della scuola dell’infanzia Pettino-Vetoio. Lavori in corso anche alle scuole dell’infanzia e elementare di San Sisto-Santa Barbara e Gignano-Sant’Elia. Sono conclusi invece i lavori alla scuola dell’infanzia di Bagno dove stiamo provvedendo agli allacci delle utenze. Abbiamo un piano annuale e pluriennale che individua, in maniera definitiva, la localizzazione e la dotazione finanziaria grazie al via libera arrivato dal Cipess, lo scorso anno, di 30 milioni di euro. Questo grazie alla condivisione e ai serrati confronti tra gli uffici comunali e le strutture di Governo”.
“Infine – ha concluso – ricordo che le scuole per cui il quadro economico è soddisfatto sono state appaltate”.
Download in PDF©