L’AQUILA – “Sette anni di indifferenza, di tempo prezioso sprecato, di opportunità perse. È questa la sensazione che emerge leggendo i dati sugli indici di vulnerabilità sismica delle scuole superiori dell’Aquila. I numeri parlano chiaro, e la realtà è sconfortante: nulla è cambiato dal 2017, gli indici di vulnerabilità sismica del 2024 sono gli stessi che erano nel 2017, e il rischio sismico che grava sui nostri studenti e lavoratori della scuola è ancora troppo alto”.
Questo il duro attacco del Pd dell’Aquila sull’edilizia scolastica del capoluogo, di competenza della Provincia dell’Aquila.
LA NOTA
Lo avevamo già denunciato per le scuole di competenza comunale, a seguito di accesso agli atti sugli indici di vulnerabilità che aveva confermato il totale immobilismo dell’amministrazione Biondi che, tra l’altro, ancora non fornisce tutti i dati richiesti venendo meno al principio di trasparenza amministrativa.
Vale lo stesso per le scuole di competenza provinciale. A seguito di un accesso agli atti, appunto, sono emersi risultati allarmanti: i dati nel 2024 non si discostano da quelli del 2017.
Nonostante il passare degli anni, le scuole superiori dell’Aquila, di cui la Provincia è responsabile, presentano nel 2024 gli stessi indici di vulnerabilità sismica che avevano sette anni fa.
E i numeri parlano di un quadro preoccupante, rimasto invariato nel 2024: l’IPSIAR con indice SLV pari a 0.17, l’ITIS indice 0.17, l’Istituto Tecnico Colecchi indice 0.3, il Liceo Scientifico Bafile con indice 0.3. Indici che collocano queste scuole in una condizione di estrema fragilità, senza che siano stati intrapresi interventi di adeguamento sismico.
Per fare un paragone, una scuola di nuova costruzione ha un indice di almeno 1, mentre una scuola che necessita di adeguamento ha un indice minimo di 0.8. Vuol dire che in casi di terremoto, le scuole con bassi indici di vulnerabilità sismica sono più fragili.
Il dato che emerge è inequivocabile: l’amministrazione provinciale dell’Aquila non ha fatto nulla in questi ultimi sette anni per garantire la sicurezza delle scuole, e, cosa ancora più grave, non sembra averne nemmeno l’intenzione.
Dopo sette anni, l’assenza di interventi di adeguamento sismico è palese, ma ancora più preoccupante è la totale mancanza di una pianificazione strategica per affrontare questo problema.
La sicurezza delle scuole, degli studenti e del personale scolastico non è una priorità per la Provincia.
La sicurezza deve essere il primo impegno di chi amministra la cosa pubblica, e la politica dell’indifferenza non può più continuare. E la situazione delle scuole provinciali è identica a quella delle scuole comunali, come già denunciato poche settimane fa.
Il tempo è scaduto: la nostra città, i nostri studenti, meritano scuole sicure, e non un futuro fatto di promesse non mantenute e rischi inaccettabili.
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