SEDE LEGALE CONFINDUSTRA A PESCARA, PD: “L’AQUILA SCIPPATA DA MELONI, MARSILIO E BIONDI, ORA BASTA!”

10 Febbraio 2024 14:42

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – “Il capoluogo di Regione ritrova centralità con il governo Meloni” dichiarava qualche ora fa il sindaco dell’Aquila, in occasione dell’annuncio – ad un mese dalle elezioni regionali – del ri-finanziamento da parte del governo del collegamento ferroviario Roma-Pescara che lo stesso esecutivo aveva definanziato qualche mese prima. Una provocazione che sa di presa in giro per gli aquilani, se è vero che, nel frattempo, il tavolo tecnico annunciato per il collegamento L’Aquila-Tagliacozzo è finito invece su un binario morto. Un insulto alla città, se è vero che, nel frattempo, la Giunta regionale Marsilio, nel silenzio complice del sindaco dell’Aquila, oltre che del vice presidente della Giunta regionale Imprudente, del vice presidente del Consiglio Santangelo e del senatore Liris, continua a spogliare il capoluogo di funzioni ecomiche fondamentali, lasciandolo tra l’altro alla periferia delle grandi infrastrutture di collegamento”: è quanto si legge in una dura nota del Partito democratico dell’Aquila.





“È assordante, in queste ore, il silenzio della destra rispetto alla denuncia del nostro consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che ha svelato il tentativo di spostare la sede centrale e legale di Confindustria Abruzzo, dopo 50 anni, da L’Aquila a Pescara. Una scelta che sarebbe incomprensibile, e che rappresenterebbe un caso unico in Italia. La proposta è stata inserita all’ordine del giorno dell’assemblea fissata per il prossimo 16 febbraio, allorquando si dovrebbero discutere anche modifiche statutarie che prevederebbero, tra l’altro, una alternanza della presidenza che verrebbe affidata per 6 anni consecutivi a Confindustria Medio Adriatico e per soli 2 anni a Confindustria L’Aquila. Lo diciamo chiaro: va fermato questo ennesimo tentativo di scippo. Adesso basta”, continua la nota.

“Chiediamo a Biondi, Liris, Santangelo e Imprudente almeno un sussulto di dignità. A Marsilio facciamo a meno di rivolgerci: oramai è chiaro che il presidente romano, in questi 5 anni, ha usato L’Aquila e le aree interne come merce di scambio per interessi politici, anzi partitici, avallato il potenziamento progressivo dell’area pescarese a discapito della provincia dell’Aquila. È arrivato il momento di far sentire, con forza, la voce del territorio”, conclude la nota.

 





 

 

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