L’AQUILA – La Corte di appello ha riconosciuto il risarcimento di 800 mila euro ai familiari di Andrea Cupillari il giovane fotografo aquilano morto nella fraziome di Onna insieme alla fidanzata sotto le macerie in seguito al sisma del 2009. I giudici, in questo caso, hanno ritenuto esserci il nesso di causalità tra il suo comportamento con le rassicurazioni della vecchia Commissione Grandi rischi con riferimento alle affermazioni dell’ex vice presidente dell’organismo Bernardo De Bernardinis l’unico tra i componenti a essere stato condannato a due anni di reclusione con i benefici di legge in via definitiva. Gli altri, condannati in primo grado, furono assolti in appello e cassazione.
Tornando alla sentenza, dunque, nessun concorso di colpa come accertato in primo grado: i testimoni hanno confermato che dopo le rassicurazioni il comportamento della vittima era cambiato e aveva accantonato le scelte molto prudenti da lui adottate durante lo sciame sismico come quella di dormire in macchina. La parte civile è stata assistita dall’avvocato Claudio Verini.
SENTENZA SISMA L’AQUILA: NESSUN CONCORSO DI COLPA, RISARCITI FAMILIARI DI ANDREA CUPILLARIL'AQUILA - La Corte di appello ha riconosciuto il risarcimento di 800 mila euro ai familiari di Andrea Cupillari il giovane fotog...
