SERVIZIO PULIZIE LFOUNDRY: ORE E STIPENDI DIMEZZATI, 26 DONNE IN SCIOPERO, BUFERA SU SICURITALIA

1 Giugno 2023 12:48

L'Aquila - Lavoro

AVEZZANO – Continua lo sciopero delle 26 lavoratrici, molte madri in famiglie monoreddito, che svolgono servizi di pulizia all’interno della Lfoundry di Avezzano.

Questo dopo che la nuova ditta che ha vinto l’appalto, la Securitalia, le ha costrette per mantenerle in organico, a firmare con una significativa riduzione delle ore, del 50%, per 200, 300 euro al mese, per di più dovendo garantire la reperibilità sei giorni su sette.

Oggi le donne saranno a piazza Torlonia di Avezzano, chiedendo il sostegno dei sindaci dei comuni della Marsica e gli assessori regionali. Ieri erano fuori i cancelli della fabbrica.

“Tra di noi ci sono ragazze madri per le quali questo lavoro è l’ unica fonte di reddito e ci sono donne che hanno i mariti disoccupati che non sanno come andare avanti. Siamo sconvolte”, protestano le donne.





E denunciano: “Siamo stati convocati, e 6 dirigenti di Sicuritalia hanno esposto sul tavolo, in maniera ben visibile, arrogante, provocatoria e intimidatoria, tre faldoni contenente i nostri nuovi contratti”.

E ancora, “siamo state costrette a firmare contratti con tagli del 45% rispetto al contratto attuale, passando da 20 ore a 9 ore, da 22 ore a 11 ore, da 40 ore 22 ore, livelli azzerati, senza alcun profilo orario e con distribuzione su 6 giorni su 7. Avete capito bene: per lavorare 9 ore a settimana bisogna dare una disponibilità di 6 giorni su 7.  E 9 ore di lavoro per 6 euro l’ora sono 54 euro a settimana”.

Si  legge nella loro durissima nota: “dai verbali che abbiamo ricevuto a seguito delle riunioni per il cambio di appalto che si sono tenuti con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di L’Aquila, è emerso che l’Azienda Lfoundry ha dichiarato che il capitolato di appalto e la frequenza lavorativa , come anche i mq da pulire, sono i medesimi a suo tempo imposti contrattualmente all’impresa uscente, premendogli soprattutto la continuità del servizio di pulitura e l’affidabilità dell’impresa esecutrice. L’azienda Sicuritalia ha dichiarato che la valutazione operata in sede di offerta per l’aggiudicazione, condotta alla stregua di una valutazione congrua ai mq della superficie da pulire e alla frequenza dei tempi lavorati, porta a considerare il bisogno effettivo non superiore alle 1.500 ore mensili contro le 2.763 ore impiegate dalla società uscente, paventando la necessità di un taglio ore pari al 45%”.

“L’Azienda Sicutitalia– prosegue la nota – ha prospettato due possibili soluzioni finalizzate alla soluzione del problema: riassunzione solo di alcuni lavoratori, riassunzione di tutti i lavoratori con un taglio del 45% delle ore lavorate”.





Tutte le organizzazioni sindacali, seppur con delle posizioni diverse, hanno chiuso il verbale attestando il mancato accordo. La Uil Trasporti, in accordo con le altre OO.SS (Filcams Cgil e Fisascat Abruzzo Molise) propende per la seconda soluzione; (taglio del 45% delle ore). La Cisal Terziario Abruzzo si dichiara decisamente contraria alle due soluzioni prospettate da Sicuritalia, in quanto si tratta di un cambio di appalto a parità di termini, modalità e prestazioni contrattuali e Sicuritalia è tenuta a garantire il mantenimento in organico di tutti gli addetti presenti in organico.

La Cisal Terziario Abruzzo evidenzia che si tratti addirittura di un cambio di appalto migliorativo, in quanto dall’appalto precedente è stato tolto il servizio di manutenzione del verde, lasciando invariato il valore economico dell’appalto. La Cisal Terziario Abruzzo in sede di verbale annuncia e proclama lo stato di agitazione.

Prosegue la nota: “Lfoundry dovrà spiegare e fare capire a noi, alle ns famiglie, nostri figli, alla opinione pubblica, agli amministratori locali, regionali e nazionali, e crediamo anche al proprio consiglio di amministrazione, come può pensare di ottenere i servizi auspicati dopo aver accettato e avallato un taglio ore del 45%. LFoundry in qualità di ente appaltante dovrà assumersi tutte le responsabilità, legali e morali- 26 persone, 26 famiglie con stipendi già bassi – dimezzati – trattate con disprezzo e arroganza, calpestando tutti i ns diritti di lavoratori e tutta la ns dignità di persone”.

E infine, “Sicuritalia dovrà rispondere legalmente del disastro fatto. Chiediamo agli organi di controllo, agli amministratori, alla stampa e all’opinione pubblica di attenzionare i tanti appalti sulla sicurezza, portierato e servizi di pulizia che Sicuritalia ha nel ns territorio e nella ns Regione, perché abbiamo avuto la certezza, sulla ns pelle, che hanno la convinzione e l’arroganza di essere venuti dalla Milano da bere a colonizzare, civilizzare e sfamare noi poveri Abruzzesi e a offrirci contratti di lavoro di 9 ore e farci entrare nella grande famiglia dei 18.000 dipendenti. Ai nostri nuovi 18.000 colleghi chiediamo di fare gruppo, di uscire allo scoperto e fare emergere i tanti disastri economici e i tanti sfruttamenti contrattuali e personali che ci sono in giro per l’Abruzzo e per l’Italia. Non assisteremo passivamente alla ns distruzione economica e personale”.

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