SEVEL, “LE MASCHERINE UTILIZZATE DAI DIPENDENTI SONO SICURE?”: L’ESPOSTO DI USB ALLA PROCURA

13 Dicembre 2020 13:04

Chieti - Sanità

CHIETI – Le mascherine consegnate ai dipendenti della Sevel dal gruppo Fca sono idonee a proteggerli dal rischio contagio?

È quanto si chiede l’Unione sindacale di base, che ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Lanciano (Chieti), alla prefettura di Chieti e al servizio di Prevenzione e protezione degli ambienti di lavoro della Asl, per chiedere di verificarne con urgenza la conformità, la qualità e gli effetti dell’utilizzo sulla salute dei lavoratori. Inoltre, la Usb chiede di sostituire le mascherine con altre, ritenute più idonee, in attesa dell’esito dell’esposto.





Nel documento a firma del coordinatore provinciale Fabio Cocco, si fa riferimento alla puntata della trasmissione Omnibus di La7, andata in onda lo scorso 15 ottobre, nel corso di cui il senatore Gianluigi Paragone, in collegamento, ha affermato che “le mascherine prodotte da Fca e distribuite nelle scuole italiane non sono di tipo chirurgico, mettendo quindi in discussione l’efficacia del prodotto.

“Il presidente della sesta commissione finanze della Camera dei Deputati, l’onorevole Luigi Marattin, il quale ha risposto al senatore Paragone in maniera non esaustiva, affermando di non essere informato sulla questione. L’onorevole Marattin ha comunque asserito: ‘A me (le istituzioni?) interessa soltanto sapere che siano omologate’, come dire ‘poco importa se non proteggono realmente dal contagio, quel che conta è una qualunque certificazione'”, si legge nell’esposto.

Altre trasmissioni televisive hanno sollevato dubbi sull’efficacia delle mascherine. Come nel caso della puntata di Striscia la notizia, andata in onda su Canale 5 il 9 dicembre scorso e in cui, si dice ancora nell’esposto, i dispositivi prodotti in due lotti diversi, “hanno rivelato una capacità di filtrazione rispettivamente del 67% e del 77%, decisamente inferiore quindi al 95% previsto per legge. Anche il coefficiente di respirabilità è risultato anomalo con un valore di 52,6 Pa/cm2, dato che per legge deve essere inferiore a 40 Pa/cm2”.





“Nella stessa puntata sono stati posti dei dubbi, circa la ‘validazione’ garantita dall’Istituto Superiore di Sanità alle mascherine messe in commercio, in quanto l’ente non effettua test aggiuntivi, e concede la sua certificazione solo in base ai documenti che le aziende stesse inviano”, prosegue l’esposto.

Già nel maggio scorso, l’Usb aveva inoltrato una richiesta d’intervento urgente alla procura, alla prefettura, Asl, all’ispettorato del lavoro e ai carabinieri del Nas e a settembre, anche i sindacati firmatari del contratto collettivo Fca “avevano segnalato una serie di problematiche riscontrate dai lavoratori di Mirafiori, da problem respiratori, allergie irritazioni della pelle, perdita di pelucchi, problem di vomito ed altro”.

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