“SFONDATE LA PORTA ED ENTRATE NELLA STANZA BUIA”, C’E’ ALFREDINO RAMPI NELL’ULTIMO LIBRO DI MACIOCI

28 Aprile 2022 19:23

Italia - Cultura

L’AQUILA – “Sfondate la porta ed entrate nella stanza buia”: questo il titolo dell’ultimo romanzo dello scrittore ed intellettuale aquilano Enrico Macioci.

Un’opera, quella pubblicata da TerraRossa edizioni, in cui il 47enne Macioci, in un concentrato di ricordi e fantasia, sviluppa intorno e “dentro” la vicenda del piccolo Alfredo Rampi, per tutti “Alfredino”, il bimbo di sei anni che il 10 giugno del cadde in un pozzo artesiano in via Sant’Ireneo, in località Selvotta, una frazione di Frascati, situata lungo la via di Vermicino, che collega via Casilina a via Tuscolana.





“Alfredino” morì tre giorni dopo, il 13 giugno, con l’Italia intera che seguì in televisione e sui giornali una vicenda drammatica che segnò, a modo suo, un pezzo di storia recente del nostro Paese.

Enrico Macioci, nato a L’Aquila nel 1975, è autore di numerosi libri.

Ha esordito con “Terremoto” (Terre di mezzo, 2010), a cui sono seguiti “La dissoluzione familiare” (Indiana, 2012), “Breve storia del talento” (Mondadori, 2015), “Lettera d’amore allo yeti” (Mondadori, 2017), “Tommaso e l’algebra del destino” (Sem, 2020). Lo scrittore, che si è laureato prima in Giurisprudenza e poi in Lettere moderne, torna dunque in libreria per TerraRossa Edizioni con “Sfondate la porta ed entrate nella stanza buia”, in cui racconta il momento in cui tre bambini incontrano la paura e il mondo degli adulti inizia a farsene sedurre.





 

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