SICCITA’: 100 MILIONI PER PRIME URGENZE, INCARICO COMMISSARIO A NICOLA DELL’ACQUA

5 Maggio 2023 18:23

Italia - Politica

ROMA – A un mese dal decreto legge sulla crisi idrica si è riunita per la prima volta la cabina di regia a Palazzo Chigi e ha stanziato i primi 102 milioni per gli interventi più urgenti.

Ha partecipato ai lavori Nicola Dell’Acqua, incaricato il giorno prima dal consiglio dei ministri come commissario straordinario, insieme a una delegazione del governo che contava, tra gli altri, tre ministri, Matteo Salvini, presidente della cabina, Francesco Lollobrigida e Roberto Calderoli e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli.

La nomina di Dell’Acqua è ancora in attesa di diventare operativa, forse alla fine della prossima settimana, quando potrebbe svolgersi anche il prossimo incontro. Poi le riunioni saranno “continue e scadenzate”, ha anticipato il commissario, che è il direttore di Veneto Agricoltura e il presidente di Anarsia, l’Associazione nazionale delle Agenzie regionali per lo sviluppo e l’innovazione agronomiche forestali. Sarà in carica fino alla fine dell’anno, con un mandato rinnovabile.





Il suo compito è quello di realizzare gli interventi urgenti indicati dalla cabina di regia e monitorare la situazione su tutto il territorio. Potrà intervenire con poteri sostitutivi in caso di inadempienza e revocare le concessioni.

Guiderà una struttura fino a 25 persone. La squadra di tecnici si insedierà entro due settimane al dipartimento per la Programmazione e il coordinamento della politica economica, secondo quanto ha riferito Morelli.

La riunione ha individuato i primi interventi urgenti in 5 regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio, per un investimento complessivo di 102 milioni di risorse del Mit, e assegnato priorità ai dissalatori di acqua marina, come strumento per affrontare le fasi di emergenza.

Il modello è quello del progetto di Genova per trasportare nel Nord Italia l’acqua desalinizzata, utilizzando una tubatura già esistente e inutilizzata al porto Petroli.





Il ministro per gli Affari Regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha annunciato inoltre un emendamento al decreto siccità per coinvolgere di più i territori con la partecipazione alla cabina di regia del presidente della conferenza delle regioni. È partita inoltre una ricognizione nei ministeri delle risorse disponibili già destinate al settore per programmare ulteriori lavori a breve.

Sarebbero 8 miliardi, secondo quanto riferito da Lollobrigida, i fondi sull’acqua bloccati dalla burocrazia. Complessivamente, l’allegato infrastrutture del Def indica un fabbisogno di investimenti per le infrastrutture idriche di 13,3 miliardi. Di questi, sarebbero da trovare 8,2 miliardi anche con la riforma del Pnrr.

Le prime mosse della cabina sono state accolte con favore dall’Anbi, l’associazione dei consorzi di bonifica, che ha espresso “la piena soddisfazione dei territori” e ringraziato in particolare Salvini per gli interventi finanziati dal Mit, e da Confagricoltura che ha fatto gli auguri al neo-commissario. Non sono mancate, però le proteste.

Alcuni parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra hanno organizzato un flash mob con cartelli vicino Palazzo Chigi. “La crisi idrica che sta mettendo in ginocchio il nostro Paese non si combatte con l’ennesima cabina di regia, ma con politiche strutturali. È necessario – ha dichiarato Angelo Bonelli – partire da una legge sul consumo del suolo e dagli investimenti contro le dispersioni di acqua potabile”.

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