L’AQUILA – Si è svolta in Prefettura, dando seguito all’iniziativa varata dal Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, la seconda riunione del Tavolo per la sicurezza di Avezzano e della Marsica, organismo costituito per il costante monitoraggio sulla situazione della sicurezza nell’area, allo scopo di proporre nuove strategie di intervento in risposta a specifiche esigenze.
L’incontro, presieduto dal Prefetto, ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’Amministrazione Provinciale dell’Aquila, del Dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Avezzano, dei Comandanti delle Compagnie di Avezzano dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dei rappresentanti del Nucleo Ispettorato Lavoro dell’Arma dei Carabinieri e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro dell’Aquila, e del Comandante della Polizia Municipale di Avezzano.
Nel corso della riunione sono stati innanzitutto analizzati i dati relativi alla situazione dell’ordine pubblico nell’area di riferimento, di cui si allega il prospetto riassuntivo: nel periodo temporale 15 dicembre 2023 – 15 gennaio 2024, solo per citare alcuni di essi, sono state controllate 2644 persone, 1893 veicoli, di cui 2 sequestrati ai sensi del Codice della Strada, denunciate 52 persone, con 899 posti di controllo effettuati e 243 accertamenti in esercizi commerciali.
E’ stata esaminata la relazione della TUA, società unica abruzzese di trasporto, che ha posto in evidenza come, con l’affiancamento di operatori di vigilanza privata al personale Tua, iniziato il 27 dicembre, non si siano più verificati episodi di intemperanze da parte dell’utenza, prevalentemente giovanile, sui mezzi. E’ stata poi esaminata compiutamente la situazione della presenza di residenti stranieri nell’area marsicana, con particolare punto di attenzione sui profili delle condizioni di occupazione lavorativa. Il Prefetto sul tema ha sensibilizzato le Forze di polizia e l’Ispettorato del Lavoro a una costante e attenta vigilanza nell’area marsicana, soprattutto al fine di prevenire e contrastare possibili fenomeni legati allo sfruttamento lavorativo e al caporalato.
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