TERAMO — Sicurezza sul lavoro, sanità, precarietà, fisco, contrattazione: questi i temi al centro dell’Assemblea generale della Cgil Abruzzo Molise. L’appuntamento è per venerdì 5 aprile, dalle ore 15:00, nell’aula magna dell’Università di Teramo.
Ospite d’eccezione dell’iniziativa sarà il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. L’assemblea sarà anche occasione per affrontare le motivazioni dello sciopero generale di quattro ore del settore privato (8 ore per l’edilizia e altri comparti), proclamato dal sindacato, insieme alla Uil, per giovedì 11 aprile.
Uno dei temi principali che saranno affrontati è quello della sicurezza sul lavoro. La tragedia di Firenze, insieme alle altre che continuano a susseguirsi senza sosta ad ogni latitudine del nostro Paese, sottolinea la Cgil Abruzzo Molise, riflette la scarsa attenzione sulla sicurezza sul lavoro e l’imbarbarimento di un modello economico e di impresa fondato sul massimo ribasso, lo sfruttamento del lavoro e la massimizzazione del profitto. A morire sono prevalentemente lavoratrici e lavoratori inseriti nella catena degli appalti e dei subappalti, in particolare nel privato, dove l’unico scopo della frantumazione dei cicli produttivi è la ricerca forsennata di comprimere i costi e di abbattere diritti e salari.
La mancanza di politiche industriali e di governo della transizione digitale, della riconversione ecologica e del rilancio qualitativo dei settori del turismo e dei servizi; la riproposizione delle privatizzazioni; la delega fiscale e le misure tributare approvate che creano disparità di trattamento tra i contribuenti a danno di lavoratori e pensionati e che attraverso condoni e concordati non combattono efficacemente l’evasione fiscale; i tagli al welfare e al sistema pubblico (a partire da sanità, istruzione, autonomie locali e dalle mancate risposte sul fronte della disabilità e della non autosufficienza); la decurtazione degli assegni previdenziali in essere e l’inasprimento dei requisiti per accedere alla pensione; la cancellazione degli strumenti di sostegno al reddito e di contrasto alla povertà; la precarizzazione del lavoro; il no al salario minimo; la totale marginalizzazione del Mezzogiorno; l’attacco sul piano dei diritti fondamentali, come dimostra la repressione della libertà di manifestazione e il tentativo di soffocare qualunque conflitto sociale. Il sindacato affronterà un lungo elenco di temi che “sono solo il preludio di ciò che succederà se davvero la ‘Terza Repubblica’ annunciata dalla presidente del Consiglio vedrà la luce, grazie all’approvazione congiunta del disegno di legge costituzionale sul Premierato e del Ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata.
Proprio per questo il sindacato ha impegnato ogni livello e struttura dell’organizzazione per la realizzazione di una strategia complessiva di mobilitazione di cui lo sciopero dell’11 aprile è solo il primo step. Seguiranno, tra l’altro, la manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma, il 20 aprile, insieme alla Uil, a sostegno delle comuni rivendicazioni in materia di salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari e la manifestazione de “La Via Maestra” che si svolgerà a Napoli il 25 maggio contro il premierato e l’autonomia differenziata, per la realizzazione dei diritti al lavoro, alla salute, alla conoscenza, ad una previdenza universale sanciti dalla Costituzione, per la Pace e per chiedere di fermare ogni guerra.
Altre iniziative in programma sono la definizione e la partecipazione alle iniziative del 25 aprile per sostenere i valori ed i contenuti della democrazia repubblicana ed antifascista fondata sul ripudio della guerra, sul diritto al lavoro e sui diritti sociali e civili e il sostegno alle vertenze per i rinnovi dei Ccnl nei settori pubblici e privati. Verrà infine avviata la campagna referendaria in materia di tutela contro i licenziamenti illegittimi, di superamento della precarietà, di sicurezza nel lavoro in appalto.
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