SISMA 2009: IL 30 SETTEMBRE STOP A DOMANDE RICOSTRUZIONE. INGEGNERI IN RIVOLTA CHIEDONO PROROGA

1 Settembre 2022 14:12

L'Aquila - Cronaca, Terremoto e Ricostruzione

L’AQUILA – È fissata al 30 settembre 2022 per le pratiche del centro storico dei comuni del Cratere e per i danni aggiuntivi da sisma 2016.

Tutte le pratiche già acquisite, la cui istruttoria non è stata avviata, e quelle presentate saranno oggetto di formale attività di verifica di completezza formale.

“La documentazione minima richiesta si aggira intorno a una decina di documenti, rispetto ai 60 previsti dalla norma”, dice Gianni Anastasio, il coordinatore dei sindaci dei 56 Comuni del cratere sismico (Teramo-L’Aquila-Pescara).

A non essere d’accordo però gli ordini Professionali degli ingegneri delle province di L’Aquila e Teramo, che chiedono uno spostamento al 31 dicembre 2024.





“La procedura semplificata consentirà agli aventi diritto di presentare la domanda per la concessione del contributo, ma qualora ciò non avvenisse, la presa in carico della situazione dell’immobile da parte di un commissario potrebbe essere la risoluzione di tante situazioni ristagnanti da anni. Molte pratiche sono, infatti, ferme per problemi di natura diversa da quella tecnica, in questo caso il commissariamento potrebbe sciogliere i nodi. Le liste dei commissari sono in corso di definizione nei Comuni, grazie alle adesioni all’avviso pubblico emanato un anno fa”, sottolinea Anastasio.

“Il commissario che si sostituirà al proprietario, spesso disinteressato, consentirà la partenza della pratica, fin dalla costituzione del consorzio. La scadenza del 30 settembre è stata stabilita a aprile 2021, quindi c’è stato tempo per organizzarsi per le domande”.

“Ci tengo a sottolineare -, specifica Anastasio, che la scadenza del 30 settembre non è una saracinesca da abbassare definitivamente, ma è un passaggio, oltre cui, si userà una procedura diversa. Il commissariamento non deve essere visto come un’invasione di campo da parte dei Comuni, ma una presa in carico di responsabilità che dia la possibilità di risolvere questioni, spesso personali, che hanno ostacolato richieste di contributo i tutti questi anni. Inoltre la scadenza è stata fissata con una legge (DL 183/2020), pertanto è impossibile modificarla data l’attuale sospensione dell’attività parlamentare per le elezioni”, conclude Anastasio.

Ecco dunque la reazione stizzita degli ingegneri.





“La scadenza della presentazione delle domande per la conclusione dei lavori nell’ambito della ricostruzione post-sisma del cratere 2009 e per i danni aggiuntivi da sisma 2016, prevista per il 30 settembre 2022 deve essere spostata al 31 dicembre 2024. Oltre ai problemi tecnici legati a questa scadenza ci sono soprattutto quegli amministrativi a creare il vero stallo”, dice Pierluigi De Amicis, presidente Ordine Ingegneri L’Aquila, Avezzano e Sulmona.

“In tredici anni dal sisma è cambiata la geografia generazionale a causa delle successioni. Nella maggioranza dei casi le proprietà sono andate ad eredi che non sanno neanche di averle o non vogliono interessarsi. C’è, inoltre, difficoltà di accesso agli atti, per via dell’inesistenza di atti di proprietà. Il possesso acquisito, tipico della civiltà contadina e montana, non ha validità. Accesso agli uffici pubblici è diventato difficile a causa di operatività limitata per causa emergenza Covid e smart working. Dunque ci chiedono di presentare progetti in queste difficolta, che saranno poi esaminati, se va bene, tra due anni, e immaginiamo anche oltre per le integrazioni”.

“Il commissariamento da parte dei Comuni non può essere una soluzione, poiché i piccoli Comuni, già in affanno per l’ordinario, non si può sovrapporre a una gestione delle pratiche di tipo privato. In primis nn potranno utilizzare i vari bonus (sisma, energia, etc…) ad appannaggio di privati”.

“Inoltre i Comuni avranno difficolta a trovare i commissari. C’è troppo domanda per la reale offerta di professionisti”, dice Domenico Barnabei, consigliere Ordine Ingegneri di Teramo. “Altro grande problema sono le non conformità urbanistiche, lo stato dichiarato degli immobili non coincide con la realtà. Inoltre nelle zone di montagna molto immobili dono costruiti su terreni di usi civicii, quindi non sono di proprietà. Infine problema degli immobili fantasma, costruzioni non censiti, ma che in realtà esistono negli aggregati. Rinviare il termine ci consentirebbe di respirare e dialogare con la struttura commissariale per trovare una modalità per sanare difficoltà e uniformare le normative e i prezzerai, diversi tra cratere 2009 e 2016”. I Comuni del doppio cratere sono nel teramano: Montorio al Vmano, Castelli, Tossicia, Fano Adriano, Pietracamela e Castel Castagna. Nell’aquilano: Campotosto, Capitignano e Barete.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: