SISMA 2016, SINDACI: “CON UNICO GRAN SASSO COMPENSEREMO POLITICHE AUSTERITA'”

14 Giugno 2021 13:11

Regione - Terremoto e Ricostruzione

TERAMO – Per la zona dell’Alto Aterno, Massimiliano Giorgi sindaco di Montereale: “Con Unico possiamo osare, andremo a compensare le politiche di austerità nella gestione dei piccoli enti. Unico è lo strumento per gestore i fondi del Pnrr, un’occasione straordinaria per valorizzare i territori e sue bellezze per combattere lo spopolamento dei comuni, uno dei pericoli da combattere, soprattutto dopo il sisma. Bisogna rendere le bellezze ambientali dei territori, come il lago di Campotosto, il volano della ripartenza economica del turismo”.





In rappresentanza dell’Area Siciliana, Rosanna De Antonis il sindaco di Castel Castagna: “Unico ha messo insieme i territori creando una progettualità partecipata che permetterà di invertire i modelli tradizionali di progettualità. Questa inversione permette di raccogliere istanze e esigenze del territorio e trasformarli in progetti che rispondono ai veri bisogni della comunità. Ciò porta anche più attenzione a quell’opera realizzata da parte dei cittadini che la sentono rispondente alle proprie richieste. Il post sisma rischia di far scomparire i territori. La ricostruzione materiale deve passare attraverso la ricostruzione sociale. La progettualità di area è il futuro delle aree montane”.





Giuseppe D’Alonzo, sindaco di Crognaleto, capofila del progetto Unico ha spiegato che: “Un passaggio storico per la regione. Un pezzo d’Abruzzo che unisce. Non è facile mettere insieme 22 sindaci, 3 province, territori diversi e sindaci eletti dai propri territori. Li ringrazio del coraggio e dell’impegno a superare il campanile. Il Progetto Unico è nato dall’esperimento di “Abruzzo dal Vivo”, un progetto culturale e di promozione turistica dei 22 territori che ha dato l’esperienza per mettersi e l’idea per mettersi insieme, anche sui grandi progetti strutturali e di rilancio dei territori. Partner Fondazioni Bancarie, Camere di Commercio, associazioni. Il problema attuale è quella della perdita di tessuto sociale. Si rischia di ricostruire un territorio bello, ma vuoto. Bisogna attivarsi perchè il territorio sia attrattivo per la gente. La comunicazione e la digitalizzazione è la strada per mantenere le popolazioni sul territorio. I nostri paesi devono vivere tutto l’anno. Faccio appello alle istituzioni: dateci uno spazio. Ci saranno strutture che dovranno confrontarsi con la politica. Vogliamo che ci sia una progettazione adeguata alle esigenze sul territorio”

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