SISMA 2016: VIA IL CAS A CHI ERA IN AFFITTO, E A PROPRIETARI SENZA PRATICHE RICOSTRUZIONE AVVIATE

30 Agosto 2024 15:46

Regione - Terremoto e Ricostruzione

TERAMO – Importante novità per l’assistenza ai terremotati del sisma del centro Italia, dal 2016 senza casa, e con la ricostruzione che procede con lentezza scandalosa:  da settembre il Contributo di autonoma sistemazione (Cas), diventa Contributo per il disagio abitativo,  .

Come stabilito dal Governo e dall’Ordinanza attuativa del Commissario sisma 2016 Guido Castelli, la misura di assistenza abitativa sarà riconosciuta ai nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata distrutta o gravemente danneggiata in conseguenza degli eventi sismici che hanno già richiesto il contributo per gli interventi di ricostruzione.





Mantengono continuità anche le misure per i comodatari.

Mentre la nuova misura, al contrario del precedente Cas, non è riconosciuta ai soggetti che alla data degli eventi sismici dimoravano in un’unità immobiliare condotta in locazione (con esclusione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica).

Il nuovo Contributo così formulato sarà in gestione alla Struttura commissariale (mentre il Cas era di competenza della Protezione civile), in quanto strettamente legato alle attività di ricostruzione.

Il contributo è riconosciuto anche ai nuclei familiari la cui abitazione deve essere sgomberata per l’esecuzione di interventi di ricostruzione limitatamente alla durata del cantiere.





La dichiarazione circa la permanenza dei requisiti va resa da parte delle famiglie interessate entro il 31 marzo di ogni anno mediante la piattaforma informatica.

“Si tratta di un cambiamento di prospettiva importante, legato a una nuova fase della ricostruzione che ormai è pienamente avviata nella maggior parte del cratere. A distanza di otto anni, stiamo rivalutando, migliorando e ottimizzando le diverse misure di emergenza, d’intesa con la Protezione civile – spiega il Commissario Castelli -. Questo, anche grazie a un sostegno senza precedenti del Governo, che ha saputo interpretare con grande sensibilità le necessità dell’Appennino centrale, garantendo norme e risorse che rendono lo sblocco di tante opere finalmente possibile”.

“Per questo ora è assolutamente prioritario presentare i progetti di ricostruzione delle prima case che si trovano ancora in stallo, ed è in questa direzione che si concentrano i nostri sforzi congiunti con le Regioni e gli Uffici speciali ricostruzione”.

Nel sito internet della Struttura commissariale sisma 2016, all’indirizzo https://sisma2016.gov.it/contributo-per-il-disagio-abitativo/, è presente un’area dedicata, dove è possibile consultare le FAQ e aprire eventualmente ticket per l’assistenza.

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