L’AQUILA – “Nessuna guerra, nessun caso sulla distribuzione dei fondi, l’accordo c’è e lo sanno benissimo tutti i sindaci del cratere: la quota di ripartizione è 60-40%. Figuriamoci se mi metto a fare la guerra ai comuni del cratere con la mia storia amministrativa, che che mi ha visto impegnato per 11 anni come sindaco di un piccolo comune. Se qualcuno ha intenzione di cavalcare polemiche politiche per un proprio tornaconto personale faccia pure, io mi sottraggo a queste dinamiche”.
Vicenda chiusa, anzi mai aperta, per il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi che, in un’intervista rilasciata ad AbruzzoWeb, interviene in merito al caso sollevato circa la ripartizione dei fondi Restart2, 110 milioni a beneficio di tutti e 57 comuni del cratere sismico 2009, equivalenti al 4% dell’importo della ricostruzione post sisma, utili a finanziare progetti di sviluppo economico, culturale, ambientale e sociale, di valorizzazione delle risorse locali per la crescita sostenibile.
Fondi disponibili da oltre tre mesi e per i quali, secondo quanto appreso in precedenza da questo giornale, sarebbe in atto uno scontro tra i rappresentanti istituzionali dei territori del cratere sismico e di quello dell’Aquila sulla percentuale che tocca ai due crateri e in particolare tra lo stesso Biondi – responsabile Enti locali di FdI e presidente dell’associazione nazionale Comuni italiani (Anci) Abruzzo che secondo i detrattori vorrebbe l’80% per il capoluogo lasciando solo il 20% ai comuni del cratere – e il sindaco di Pizzoli, Gianni Anastasio, storico esponente del Pd e coordinatore dei comuni del cratere, che premono per un più equo 60-40.
Biondi e Anastasio in questi giorni sono stati intervistati separatamente e senza essere a conoscenza delle rispettive dichiarazioni e hanno consegnato a questo giornale ricostruzioni opposte circa la tanto discussa ripartizione dei fondi. (QUI IL LINK)
A questo punto, secondo quanto riferito direttamente dal sindaco, l’accordo ci sarebbe sempre stato.
“Faccio un passo indietro – esordisce il primo cittadino – Quando mi sono insediato nel 2017 i fondi Restart ammontavano a circa 220 milioni di euro, erano stati integralmente messi su misure che non riguardavano i comuni e sottolineai questo aspetto. Quindi il comune dell’Aquila addirittura nella prima riunione di insediamento del comitato di indirizzo sui fondi Restart ottenne circa dieci milioni di euro per la pista ciclabile che parte dall’Alta Valle dell’Aterno e il primo finanziamento invece diretto ad un comune del cratere fu proprio per il comune di Pizzoli, oltre quattro milioni di euro per le aree produttive”.
Sulla distribuzione dei fondi Restart2: “Già con il mio predecessore era stata stabilita una distribuzione di due terzi in favore dell’Aquila e un terzo in favore dei comuni del cratere. Questa percentuale, quando si è trattato della distribuzione delle risorse dellaMacromisura A, l’ho addirittura ribaltata perché mi rendevo conto che parcellizzare i contributi ai comuni non li avrebbe messi nella condizione di fare interventi significativi, tanto è vero che la misura A fu distribuita al 25% al comune dell’Aquila e al 75% ai comuni del cratere. Così come il bando Covid con risorse recuperate dal sottoscritto, ripartite nella misura del 60-40. Ma questo è un accordo che fu preso al tavolo di coordinamento che è stato fatto a Fossa, quindi non c’è nessuna volontà del comune dell’Aquila di prevaricare”.
“La ripartizione 60-40 – rimarca – come ho già avuto a modo di dire, a me va benissimo e i sindaci dei comuni del cratere lo sanno perfettamente perché ne abbiamo già parlato. Sui fondi c’è già un impegno significativo con progetti presentati tanto dal comune dell’Aquila quanto dai comuni del cratere, non c’è alcun caso e non c’è alcun blocco delle risorse, anzi, attraverso un’attività che abbiamo fatto insieme al Mef – Ministero economia e finanze – alla presenza del vice coordinatore dei comuni del cratere, Massimiliano Giorgi, abbiamo chiesto che tutti e 110 i milioni fossero disponibili sin da subito subito e non spalmati sulle varie annualità. Figuriamoci se io mi metto a fare la guerra ai comuni del cratere con la mia storia amministrativa che che mi ha visto impegnato per 11 anni come sindaco di un piccolo comune”.
“I fondi sono già disponibili, c’è stata già una delibera Cipess di assegnazione delle risorse su alcuni progetti bandiera, chiamiamoli così, abbiamo fatto anche la ripartizione sulle varie misure ma queste sono notizie che tutti i sindaci del cratere sanno, la delibera ufficiale è pubblica”.
“Siamo tutti d’accordo – sottolinea – Ricordo che in passato il mio predecessore appellava ai sindaci dei piccoli comuni amministratori di condominio. Io penso invece che i sindaci dei piccoli comuni assolvano ad un compito fondamentale e molto spesso fanno più fatica dei sindaci dei grandi comuni a tirare avanti con risorse umane ridotte all’osso e con procedimenti complessi. Siamo sempre andati mano nella mano anche su tutte le misure che riguardano anche altri ambiti, penso per esempio ai fondi per le minori entrate e le maggiori spese che sono stati raddoppiati nella prima finanziaria del governo Meloni, e mentre in passato il Comune dell’Aquila pensava solo a se stesso e i comuni del cratere pensavano a loro stessi, da quando sono sindaco, e tanto più da quando c’è il governo Meloni, le sorti dei comuni dell’Aquila e del cratere vanno di pari passo”.
- SISMA: BIONDI, “NESSUNA GUERRA SU RESTART2, OK 60-40%, SINDACI D’ACCORDO, QUALCUNO CAVALCA CASO”L'AQUILA - "Nessuna guerra, nessun caso sulla distribuzione dei fondi, l'accordo c'è e lo sanno benissimo tutti i sindaci del cratere: la quota di ri...