L’AQUILA – Le associazioni scendono in campo con una iniziativa concreta di solidarietà attivando una raccolta di fondi con un codice Iban per sostenere nelle spese legali i familiari delle vittime del sisma. Il riferimento specifico è alla recente sentenza choc per la quale familiari delle giovani vittime non avranno nessun risarcimento per una “condotta incauta”, ma dovranno pagarsi le spese legali, quasi 14 mila euro. Proprio per questo, L’Aquila per la Vita e le associazioni dei Familiari delle Vittime del sisma avviano la raccolta fondi a sostegno dei parenti delle giovani vittime dei crolli di 15 anni fa.
“Veniamo da alcune sentenze che sono state definite “choc” e assurde perché le vittime vengono considerate carnefici di se stesse – ha detto Vincenzo Vittorini, dell’associazione “309 martiri dell’Aquila” –. In più, si chiede il pagamento delle spese processuali. Noi non siamo mai entrati nella liceità o meno della richiesta delle spese processuali da pagare, ma pensiamo che sia assurda, come è assurda quella sentenza, che molto probabilmente parte dal presupposto di quella famosa riunione mediatica indetta da Guido Bertolaso che tranquillizzò tutti gli aquilani e che ha portato in terzo grado alla condanna dell’allora vice capo della Protezione civile”.
L’iniziativa è stata avviata, per l’appunto, anche da Giorgio Paravano, Sergio Bianchi, Maurizio Cora, e Federico Vittorini. Ieri nella conferenza stampa, è stato reso noto il codice Iban IT34S0832703602000000005881.
Sarà possibile contribuire al raggiungimento della somma di 14mila euro, anche con un piccolo versamento e l’inserimento della causale “contributo spese legali 202″’.
Download in PDF©