L’AQUILA – “L’essere dello stesso partito non è di per sé garanzia di riuscita. Bisogna essere capaci di costruire una filiera politica pragmatica e virtuosa. Noi ci siamo riusciti e abbiamo ribaltato quel paradigma per cui per un decennio le comunità abruzzesi erano costrette a rivolgersi con il cappello in mano al potente di turno”.
Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, responsabile nazionale Enti locali di fratelli d’Italia, in una intervista pubblicata dal Secolo d’Italia ad una settimana dalle elezioni regionali abruzzesi del 10 marzo prossimo.
“Il punto è – spiega – avere una classe dirigente capace e credibile che riesce a mettere in campo interlocuzioni istituzionali fruttuose. E non vale solo per la ricostruzione dell’Aquila, che ormai è all’ultimo miglio, ma anche per lo sviluppo dell’Abruzzo se si considera che la Regione ha ottenuto mezzo miliardo di euro in più rispetto alla precedente programmazione comunitaria”.
Nonostante il periodo elettorale, Biondi si dice “molto concentrato sul dare risposte agli abruzzesi e agli aquilani, anche se potrebbe sembrare strano alla vigilia delle elezioni”.
E sull’esito sfavorevole per il centrodestra in Sardegna, il sindaco spiega che “la campagna elettorale richiede molte energie e non ci facciamo certo distrarre da un risultato che, sebbene abbia anche alcuni riflessi di carattere politico, è piuttosto circoscritto e risente molto di dinamiche tutte interne alla Sardegna. A partire dal voto disgiunto che, com’è ormai chiaro a tutti, è l’unico elemento al quale si deve il risultato”.
In riferimento alla ricostruzione, il primo cittadino sottolinea che “la vittoria del centrodestra in Regione e, poi, alle politiche del 2022 è stata determinante per voltare pagina. Basti pensare che già nella prima finanziaria del governo Meloni, quindi a poche settimane dall’insediamento, per la città dell’Aquila è stato previsto uno stanziamento pluriennale, come mai era accaduto prima”.
Infine, il pensiero di Biondi, sulla candidatura dell’Aquila a capitale della cultura 2026, per la quale lunedì sarà presentato il dossier dal titolo “L’Aquila Città Multiverso”.
“Già per la candidatura del 2020 facemmo un lavoro complesso e replicabile. Il dossier di oggi è in continuità con quel concetto di città-territorio che adesso abbiamo voluto estendere alle comunità con cui condividiamo eventi traumatici e che sono entrate a pieno titolo nella politica di coesione regionale e nazionale”.
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