L’AQUILA – Servirebbe una dotazione finanziaria di 11 milioni di euro a copertura delle circa 40mila cartelle esattoriali inviate dall’Agenzia delle Entrate ad automobilisti aquilani e dei Comuni del cratere 2009 per il recupero dei crediti relativi ai bolli auto non pagati nel 2009 e nel 2010.
La stima è del Partito Democratico abruzzese che ha preparato un emendamento al Ddl dedicato per provare a dare una risposta immediata alle famiglie cui è pervenuta questa richiesta.
“Abbiamo scritto un emendamento risolutivo – spiegano dal coordinamento regionale – che richiede una copertura finanziaria di 11 milioni. Una cifra sicuramente non significativa e ampiamente sostenibile per il Bilancio dello Stato”.
Nell’emendamento viene messa nero su bianco l’esenzione dal pagamento per le persone fisiche che, al 6 aprile 2009, avevano la residenza in uno dei Comuni del cratere. A titolo di compensazione per le minori entrate nelle casse della Regione, l’emendamento andrebbe a riconoscere un trasferimento di 5 milioni. Altri 6 milioni di euro, poi, servirebbero per i trasferimenti compensativi agganciati a un altro emendamento, quello per l’esenzione bollo auto dedicato ai cittadini residenti nei territori abruzzesi colpiti dai terremoti 2016-2017.
“Dopo 14 anni – sottolineano gli esponenti Dem Michele Fina, Pierpaolo Pietrucci, Stefano Albano, Stefano Palumbo, Stefania Pezzopane, Emanuela Di Giovambattista, Eva Fascetti, Nello Avellani – nonostante un tragico terremoto distruttivo, migliaia di contribuenti residenti nel cratere sisma 2009 si sono visti recapitare dall’Agenzia delle Entrate una cartella esattoriale con cui si richiede il pagamento del bollo auto proprio del 2009. Bollo che era stato sospeso nel 2009 con la richiesta del 40% da rateizzare in 10 anni, durante i quali non è arrivato alcun sollecito ai contribuenti. Tra l’altro, alcuni avevano perso l’auto sotto le macerie”.
“Tra pochi giorni ricorre l’anniversario del 6 aprile, in cui persero la vita ben 309 persone – conclude il Pd – Marsilio, Biondi e l’entourage di Fratelli d’Italia si passino una mano sulla coscienza e non guardino a bandierine, ma a soluzioni concrete”.
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