SISTEMA IDRICO: LEGA PUNTA I PIEDI, “NO A COMMISSIONE E FACILI PASSAGGI IN MAGGIORANZA”

REPLICA MARCOZZI: "BRUTTO ESORDIO DE SANTIS, NON LAVORO PER POLTRONE"

26 Maggio 2023 14:35

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – La istituenda commissione permanente sul sistema idrico e sui cambiamenti climatici fa litigare la maggioranza di centrodestra a guida Marco Marsilio, di FdI, complice anche la campagna la campagna elettorale per le elezioni regionali, probabilmente nel marzo del prossimo anno.

La polemica, con botta, risposta e controreplica nella giornata di oggi, è scoppiata tra la Lega che con il neo portavoce regionale, Francesco De Santis, giovane assessore comunale dell’Aquila, ha annunciato che il Carroccio non voterà il provvedimento sulla istituzione “perché inutile in quanto ci sono già due commissioni che hanno queste competenze” invitando a seguire il modello del governo nazionale con una cabina di regia, e il consigliere regionale del gruppo Misto Sara Marcozzi, ex M5S con il quale è stata due volte candidata alla presidenza, ed ex Impegno civico di Luigi Di Maio, in procinto di passare nella fila del centrodestra, in particolare in Forza Italia, percorso che vede come regista il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. 

Marcozzi, che ha proposto il nuovo organismo votato nelle commissioni, è uscita allo scoperto dopo che nella nota De Santis, non facendo il suo nome, ha spiegato che “non vorremmo dover pensare che l’ipotesi di istituire una nuova commissione consiliare permanente sia utile a facilitare il passaggio in maggioranza di un consigliere regionale di opposizione al quale qualcuno avrebbe da tempo promesso la presidenza dell’ipotetica nuova commissione, sarebbe una brutta pagina politica”.

“Che brutto esordio quello del giovane portavoce – ha replicato l’ex pentastellata – I leghisti sono ossessionati dalla poltrone e remano contro gli abruzzesi”, sottolineando che la Lega non ha mai sollevato dubbi nelle sedute della Giunta per il regolamento votando a favore lo scorso 11 maggio.

Pronta la controreplica del vice presidente nazionale dei giovani del Carroccio: “Non sapevamo chi fosse fino ad oggi il consigliere regionale di opposizione in procinto di aderire al centrodestra con ‘l’aspirazione’ di ottenere la presidenza della istituenda ipotetica commissione permanente. Ringraziamo per questo Sara Marcozzi, che con il suo comunicato stampa si è autodenunciata ed ha permesso agli abruzzesi di scoprire il segreto. Ora aspettiamo anche di sapere a quale partito del centrodestra sia venuta in mente questa genialata”.





“Riteniamo inutile istituire una nuova commissione consiliare permanente sul sistema idrico e su i cambiamenti climatici essendoci già due commissioni che hanno una competenza diretta sui temi – evidenzia De Santis – Il sistema idrico ed i cambiamenti climatici sono due temi di importanza strategica per l’Italia e per la nostra regione, per questo serve serietà e concretezza. La Lega Abruzzo chiede che venga seguito il metodo di lavoro impostato dal Governo Meloni con la costituzione di una cabina di regia guidata dal Presidente, o da un suo delegato, composta dagli assessorati competenti”.

Annuncia dunque la Lega: “Per questi motivi la Lega non voterà l’istituzione della nuova commissione. Possono già operare bene le due commissioni esistenti, evitando così di fare confusione nella trattazione di argomenti importanti”.

L’accusa di un avvicinamento di Marcozzi alla maggioranza per logiche elettorali, in vista delle regionali in programma a primavera 2024, le era stata rivolta anche alla ex compagna di partito, la parlamentare M5s Daniela Torto, che aveva definito la commissione permanente “l’ennesima farsa di un governo destra centro”, un modo “di strumentalizzare i problemi dei cittadini per cercare in realtà uno spazio politico a qualche nuovo arrivato” e “di mettere su l’ennesima telenovela ‘Troviamo una poltrona per la Marcozzi'”.

Oggi, rispondendo alle stesse accuse, rivolte questa volta da un esponente di un importante partito del centrodestra, Marcozzi scrive: “Leggo con sorpresa e stupore le avventate dichiarazioni del neo portavoce della Lega Abruzzo in merito alla mia proposta di istituzione di una Commissione permanente dedicata al Sistema Idrico e ai Cambiamenti Climatici. Una scelta difficile da capire sia nel metodo che nel merito”.una scelta difficile da capire sia nel metodo che nel merito. Disfunzionale nel metodo, dal momento che la Lega, fino a oggi, non ha mai sollevato dubbi in nessuna delle sedute della Giunta per il Regolamento in cui è stato trattato il tema e ha persino votato a favore del provvedimento lo scorso 11 maggio. Nel merito poiché la ratio di una commissione unica – al posto delle attuali due – che si occupi di tutti gli impieghi dell’acqua abruzzese (idropotabile, idroelettrico, agricolo, industriale) è quella di cambiare passo, avere finalmente una visione di insieme grazie a un nuovo approccio sistemico e non più a compartimenti stagni”.

“La divisione di competenze in più commissioni ha contribuito, tra le altre cose, alla scarsa efficienza della governance abruzzese dell’acqua e a paradossi per cui le sorgenti di acqua purissima fossero destinate alla produzione idroelettrica mentre si costruivano potabilizzatori per dissetare i cittadini con acqua depurata”.





“La Cabina di regia nazionale, peraltro – aggiunge Marcozzi – è stata costituita sulla base di una crisi, e per definizione non può sostituirsi al buon governo del territorio, che deve assicurare alla nostra regione visione a lungo termine e continuità di gestione e programmazione degli interventi. Questi fattori sono ben chiari a tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’Abruzzo, a cominciare dal Presidente Marsilio che ha subito compreso l’importanza di uno strumento permanente, un presidio a tutela dell’acqua degli abruzzesi. Ci sono una marea di buone ragioni per dare al futuro dell’acqua una visione chiara e unica, come solo un organo politico permanente può fare: dalla imminente scadenza delle convenzioni delle società di gestione alle tante concessioni idroelettriche già scadute, dalle perdite idriche con punte del 70% alle interruzioni quotidiane di servizio, fino alle criticità dei Consorzi di bonifica”.

“Stiamo cercando di lasciare un lavoro ben fatto che farà dell’Abruzzo la regione capofila in Italia nel dotarsi di uno strumento simile, che supererà questa legislatura e rimarrà a disposizione di chi governerà la Regione in futuro affinché si affrontino, una volta per tutte, i problemi che ci trasciniamo da decenni. Con le sue dichiarazioni il giovane portavoce della Lega mostra una certa ossessione per incarichi e poltrone, probabilmente a causa delle oramai quotidiane emorragie di esponenti politici dal suo partito”.

“Sia chiaro a lui e a tutti che in Regione Abruzzo c’è chi è capace di lavorare per il bene comune, non solo per le poltrone come alcuni. Chi si mette di traverso al riefficientamento della gestione dell’acqua da qui al futuro non dovrà, di certo, renderne conto a me, ma a tutti gli abruzzesi”.

 

 

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