SOCCORSO ALPINO: DOMANI A COMMEMORAZIONE TRAGEDIA RIGOPIANO, RICONFERMATI VERTICI PROSSIMI TRE ANNI

17 Gennaio 2022 17:31

Regione - Cronaca

FARINDOLA – Furono tra i primi ad arrivare sul luogo della tragedia, in quella terribile notte di cinque anni fa, i membri del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, che domani pomeriggio parteciperanno alla commemorazione in ricordo delle vittime della valanga che ha spazzato via l’hotel Rigopiano.

“È stata un’esperienza terribile, che – sottolinea il presidente Daniele Perilli – ha segnato tutti noi soccorritori. Ritrovare però alcuni ospiti dell’hotel ancora vivi è stato emozionante per chi come noi ha partecipato alle ricerche fin dalle prime ore, anche se siamo e saremo sempre vicini alle famiglie delle 29 persone rimaste uccise dalla valanga. A questi 29 angeli se ne aggiungono altri 4, vittime della furia del Velino, di cui il 25 gennaio ricorre il primo triste anniversario”.





Domani pomeriggio anche il Soccorso Alpino e Speleologico parteciperà, a partire dalle 15, alla fiaccolata e alla messa organizzata sul luogo della valanga dal “Comitato vittime di Rigopiano”.

Rinnovati invece all’unanimità i vertici del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, “a testimonianza del grande lavoro svolto dai volontari in questi anni”.





Per altri tre anni ricoprirà il ruolo di presidente Daniele Perilli, affiancato dal vicepresidente vicario Alfonso Ardizzi e dal vicepresidente Luigi Piccirilli; mentre Paolo Di Quinzio rinnova il suo ruolo di delegato per il Soccorso Alpino e Gaetano Di Blasio quello di delegato per il Soccorso Speleologico.

“Questa rielezione voluta all’unanimità dai membri del Soccorso Alpino e Speleologico – conclude Perilli – rappresenta un tassello importante, che premia il nostro impegno costante, che ci vede coinvolti in prima linea per contribuire a rendere le montagne luoghi sempre più sicuri. E tragedie come quella di Rigopiano e del Velino devono indurci a non abbassare mai la guardia e a lottare tutti insieme per cercare di prevenire simili sciagure”.

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