L’AQUILA – Ancora animi surriscaldati al Cup dell’ospedale dell’Aquila. Nei giorni scorsi, e non è la prima volta, sono state chiamate le forze dell’ordine dopo che alcuni utenti non hanno potuto prenotare le visite, pur avendo il biglietto, in quanto erano passate le 19. Va anche precisato che sullo stesso ticket è scritto che il possesso, dopo l’orario di chiusura, non garantisce la prenotazione, ma va compreso il malumore espresso dagli utenti in modo vivace dopo aver atteso ore inutilmente. Nulla di grave ma tante proteste motivate.
Senza dimenticare la lunga attesa in spazi grandi ma quasi sempre affollatissimi. Al punto che qualcuno rinuncia e se ne va per non rischiare di contrarre l’influenza.
Gli addetti alle casse non possono fare di più fermo restando che alle volte sono costretti a fronteggiare una minoranza di utenti non sempre dai modi urbani anche in condizioni normali. Al punto che sarebbe gradita la presenza fissa di una guardia giurata. Anche perchè il posto fisso di polizia del San Salvatore non è vicinissimo.
Il servizio prevede che da lunedì a mercoledì ci siano 4 casse per tutti oltre a una cassa per la intramoenia e una per il servizio cortesia. Il giovedì e venerdì le casse sono 5 in tutto mentre il sabato (solo mattinata) di solito le casse sono complessivamente 4. Uno spiegamento di forze discreto ma evidentemente non basta.
Comunque una buona notizia per gli addetti del Cup sta nel fatto che da diversi giorni non devono più occuparsi della apertura mattutina dei locali visto che non è un servizio da attribuire agli operatori privati delle coop che stanno casse o negli uffici infatti comporta una serie di responsabilità e rischi che non possono spettare a esterni.
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