SUPERBONUS: INGEGNER PETRELLA, “SENZA CESSIONE MULTIPLA CREDITO, MACCHINA RISCHIA DI FERMARSI”

INTERVISTA A PROFESSIONISTA AQUILANO TITOLARE DI INGENIO PROGETTI, SU CONSEGUENZE DEL DECRETO SOSTEGNI TER, "SU QUESTA MISURA ABBIAMO INVESTITO TEMPO E RISORSE, NON SI POSSONO CAMBIARE REGOLE IN CORSO D'OPERA"

22 Febbraio 2022 08:21

L'Aquila - Economia, Politica

L’AQUILA – “Il superbonus rappresenta oramai un volano fondamentale per la ripresa economica  post-covid del nostro Paese, ma  non si possono cambiare le regole in corso d’opera, cancellando innanzitutto la cessione multipla del credito, che rischia di  inceppare l’intero meccanismo”.

A sostenerlo, contattato da Abruzzoweb è Davide Petrella, ingegnere 36enne, titolare dello studio Ingenio progetti, in via delle Tre spighe a L’Aquila, dinamica realtà operante dal 2016 con cinque addetti che si occupa di di progettazione di opere strutturali, in collaborazione con vari studi di architettura. Negli ultimi due anni anche Ingenio progetti è sul fronte del superbonus, una misura di incentivazione, introdotta dal decreto Rilancio del maggio 2020, dal primo governo di Giuseppe Conte,  che consente di effettuare i lavori di miglioramento sismico e di efficientamento energetico  a costo zero per tutti i cittadini, grazie una detrazione fiscale del 110%, che può essere anche ceduta alle imprese e ai professionisti.

Ora però il superbonus è finito nel mirino del governo di Mario Draghi che con il decreto Sostegni ter,  ha limitato le cessioni dei crediti derivanti da sconto in fattura o cessione a un solo movimento, per evitare il pericolo di frodi sui lavori edilizi, in quella che lo stesso ministro dell’Economia Daniele Franco ha definito una “truffa tra le più grandi che la Repubblica abbia mai visto”, quantificata in 4,3 miliardi di euro. Una soluzione che ha però bloccato il settore delle costruzioni per lo stop alle acquisizioni dei crediti deciso da parte sia delle piccole banche sia di Poste e Cassa depositi e prestiti. Ora si sta lavorando ad un parziale passo indietro, ma l’incertezza resta alta.





Davide Petrella intende prima di tutto sgombrare il campo dal grande “equivoco” sul nodo truffe: “se andiamo ad analizzare i dati, dei 4,4 miliardi di frodi scoperte, solo il 3% riguardano il super bonus al 110%,  mentre la quasi totalità si riferiscono ad altre misure, come il bonus facciate, il bonus locazioni e botteghe, e gli eco bonus e sisma bonus già preesistenti, dal 2017, con iter semplificati, e non rigorosi come quelli che regolano il superbonus al 110%, non essendo  contemplati i visti di conformità, la contabilizzazione dello stato avanzamento lavori e così via. Non è un  caso che tante truffe, come addirittura l’aver preso soldi per lavori mai effettuali in cantieri inesistenti, siano venuti fuori con l’introduzione di controlli più stringenti”.

Fatta questa doverosa premessa, Davide Petrella entra nel merito vero della questione, l’incertezza che regna sul meccanismo della cessione del credito, che è poi la vera benzina che consente al super bonus di funzionare e moltiplicare i cantieri in tutta Italia e anche in Abruzzo.

“La cessione del credito – spiega l’ingegnere – funziona, detto in parole semplici, nel seguente modo: il proprietario dell’abitazione può effettuare i lavori di miglioramento sismico ed energetico, ripagandoselo con un credito di imposta detraibile in cinque anni, al 110 per cento, guadagnandoci insomma anche qualcosa. Detto altrimenti, l’intervento si ripaga tutto con le tasse che non  dovrà pagare negli anni successivi.  Oppure, se non ha un reddito che consente questo meccanismo di compensazione, può cedere questo credito con il sistema dell0 sconto in fattura, all’impresa esecutrice dei lavori, oppure al professionista che fa il progetto”.

Osserva dunque Petrella: “il decreto Sostegni ter, rischia, se non ci saranno modifiche di legge, di bloccare tutto: infatti prima dell’entrata in vigore, l’impresa che acquisiva il credito di imposta dal proprietario a sua volta poteva cederlo a fornitori o ad un istituto di credito che a loro volta avevano la possibilità di cederlo ulteriormente. Ad oggi non è più possibile effettuare un sistema multiplo di questo tipo, fermandosi al palo della cessione al fornitore-subappaltatore o dell’istituto di credito”.





E questo  crea un enorme problema, “in particolare gli istituti bancari che dovranno limitare l’acquisizione di crediti, visto che non potranno cederli a terzi a loro volta”.

Da qui l’appello del professionista:  “studi di progettazione e imprese hanno investito tempo e risorse per poter far fronte al superbonus, che ripeto rappresenta un grande investimento che non solo crea lavora e dà ossigeno all’economia, ma sta consentendo di elevare la sicurezza sismica del patrimonio edilizio del nostro Paese, uno dei più a rischio, come pure le prestazioni energetiche e la crisi di approvvigionamento del gas di questi mesi, con conseguenti super bollette, dimostra quanto sia importante puntare sulla riduzione ottimizzazione dei consumi”.

 

 

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