L’AQUILA – Per il capogruppo del Pd in consiglio regionale Silvio Paolucci le critiche di Cialente, “le considero uno stimolo, ma non è vero che non c’è una alternativa, un progetto politico, e lo dimostrano tute le battaglie che stiamo facendo”. Per il capogruppo in consiglio comunale dell’Aquila, Stefano Albano, neo segretario provinciale, “è il centrodestra spaccato che non ha un progetto o una visione per la città, progetto che altrimenti li terrebbe uniti, ma che muove soltanto dalla gestione del potere. Stupisce che una persona esperta come Massimo Cialente non abbia colto questo aspetto”.
Non si sono fatte attendere le reazioni all’intervista a questa testata da parte di Massimo Cialente, 73enne ex sindaco dell’Aquila, per dieci anni e fino al 2017, prima dell’avvento del centrodestra di Pierluigi Biondi di Fdi, e nei terribili anni del post terremoto del 2009, che non ha risparmiato critiche al centrosinistra, sia al Comune dell’Aquila, che in Regione Abruzzo, “Dov’è la società civile all’Aquila? Dove sono i media? Dov’è il centrosinistra? Dov’è il progetto politico per sconfiggere la destra anche in Regione Abruzzo?”, si è chiesto Cialente, parlando di mancanza di un progetto politico, di “una alternativa”.
Afferma dunque Paolucci: “ovviamente ho grandissima stima di Massimo Cialente, ma per quanto riguarda l’azione politica in consiglio regionale, sono tante le battaglie che stiamo portando avanti con estrema determinazione. E francamente leggendo la sua intervista non ho nemmeno capito se ce l’aveva davvero con noi, visto che non ha argomentato, non è entrato nel merito”.
E comunque, “la proposta politica c’è eccome: sul sul debito della sanità, sulla qualità del servizio sanitario sempre più scadente è un anno che ci battiamo con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione e il rischio di aumento delle tasse lo avevamo anticipato da mesi, e siamo pronti a dare battaglia in consiglio regionale quando arriverà il provvedimento in aula e stiamo organizzando anche delle manifestazioni”.
Per quanto riguarda i trasporti, “ci siamo opposti all’aumento dei biglietti, e abbiamo proposto invece il biglietto unico regionale e la gratuità, in particolare per i piccoli comuni montani, che rappresenterebbe una piccola rivoluzione, per di più sostenibile economicamente”.
E ancora, aggiunge Paolucci, “abbiamo fatto una battaglia sulla localizzazione degli impianti fotovoltaici e delle pale eoliche al fine di salvaguardare in primis le aree agricole e quelle di pregio e un risultato lo abbiamo portato a casa. Sul sociale abbiamo vinto la battaglia delle maggiori dotazioni finanziarie per la legge sulla Vita indipendente, per le persone disabili fino ad esaurimento delle graduatorie. Vero è che che abbiamo perso la partita rimborsi da attribuire agli agricoltori colpiti dalla peronospora, visto che la maggioranza non ci ha dato ascolto. In dodici mesi abbiamo fatto tante proposte ma il problema è che il centrodestra è completamente sordo”.
Insomma, “non è vero che che manca un progetto politico e un’alternativa”, ma conclude Paolucci “accolgo comunque la sollecitazione di Cialente a costruire da subito una proposta politica che possa scalzare il centrodestra appena si tornerà a votare. E A questo proposito voglio ricordare che la difficoltà di trovare subito un candidato presidente all’altezza come è stato Luciano D’Amico in occasione delle regionali del marzo 2024, è stata determinata dal fatto che in Abruzzo abbiamo fatto un esperimento importante e unico in Italia, quello di creare il Patto dell’Abruzzo ovvero una coalizione che andava da Azione e Italia viva fino al Movimento 5 stelle e Verdi e Sinistra, operazione chiaramente più complicata”.
Veniamo dunque al capogruppo del Pd in consiglio comunale dell’Aquila e neo segretario provinciale Albano.
“L’opposizione sta portando avanti le battaglie giuste, quelle che interessano i cittadini, come lunedì sulla sanità (Cialente era presente in aula e faceva il tifo per noi) dove abbiamo tuonato contro l’aumento delle tasse regionali per ripianare il debito sanitario, o quella sulla sicurezza degli edifici scolastici, soltanto per citare le ultime”.
“Sicuramente faremo ancora meglio e di più, siamo incoraggiati dal sostegno che percepiamo. Voglio ringraziare infatti i colleghi e le colleghe delle opposizioni, a cominciare da quelli del mio partito. Il dato politico mi pare invece un altro, mai come adesso la destra è divisa. Marsilio caccia Carla Mannetti dalla riunione di maggioranza, Lega e Fratelli D’Italia si fanno la guerra. Ma non solo tensioni fra i partiti, sono frammentati perfino dentro i loro stessi partiti: Forza Italia ha tenuto un congresso in pieno scontro, con i consiglieri Guglielmo Santella e Laura Cococcetta messi alla porta, nella Lega Alessandro Maccarone attacca sul tema parcheggi il suo stesso assessore Francesco De Santis mentre Biondi diserta i congressi comunali di Fratelli D’Italia dato che hanno eletto un po’ ovunque coordinatori contro di lui”.
“Questo clima di spaccatura è il segno di un centrodestra che non ha un progetto o una visione per la città, progetto che altrimenti li terrebbe uniti, ma che muove soltanto dalla gestione del potere. Stupisce che una persona esperta come Massimo Cialente non abbia colto questo aspetto ma sono certo che starà con noi come ieri in tutto il percorso di opposizione e di costruzione dell’alternativa allo sfascio della giunta Biondi”, conclude.
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