TERAMO – Il Comune di Teramo ha acconsentito alla proroga e al rinnovo della concessione per gli spazi commerciali al pian terreno del cineteatro quando già aveva accettato il finanziamento del Pnrr per la riqualificazione dell’immobile. E’ il perno della la sentenza del Tar dell’Aquila che ha condannato l’ente a risarcire la Vero Srl, società che ha il negozio SottoSopra, con la somma di 685mila euro. Lo riporta il Centro. La richiesta, comunque, era stata di ben 8 milioni.
La Società Vero srl, difesa dagli avvocati Fabrizio Acronzio e Fabio Francario, aveva impugnato vari atti dell’amministrazione relativi al progetto di rigenerazione del cinema ritenendo di aver subito rilevanti danni dalle scelte del Comune soprattutto alla luce del fatto che l’intervento da oltre 9 milioni di euro prevede lo smantellamento del negozio di abbigliamento. Fra i motivi del ricorso, ad essere accolto in particolare è stato quello relativo ai tempi di rinnovo della concessione dei locali commerciali. Rinnovo concordato fra le parti nel 2022, a decorrere dal 1° gennaio 2024 per sei anni, e poi ritirato dall’ente il 29 dicembre 2023. Su questo il Tar ha sposato la posizione dei ricorrenti.
“La proroga e il rinnovo della concessione in uso”, si legge nell’atto, “vengono assentiti nel luglio 2022, quando il Comune ha accettato già da due mesi (maggio 2022) il finanziamento concesso dal ministero dell’Interno per il Progetto Teatro comunale lavori di ristrutturazione e adeguamento. Successivamente viene solo redatto uno studio di fattibilità dell’intervento, approvato nel giugno 2023 dalla dGM 215, nel quale i progettisti incaricati dichiarano di non aver preso in considerazione l’ipotesi di una coesistenza della destinazione commerciale e teatrale in quanto l’amministrazione comunale, proprietaria dell’intero immobile, intende non rinnovare il contratto di locazione per il negozio di abbigliamento oggi in esercizio”.
Considerazioni, queste, che “risultano del tutto condivisibili», si legge nella motivazione, «atteso che la relazione illustrativa dei progettisti allegata alla delibera è molto chiara nel dare atto della scelta già compiuta dal Comune di Teramo di utilizzare l’intera superficie del teatro per la ristrutturazione del medesimo e che la stessa era antecedente a tale delibera ed ha indirizzato il lavoro dei progettisti nel senso di redigere un progetto di ristrutturazione dell’intero teatro comunale, ivi comprese le superfici adibite ad esercizio commerciale, per la sua totale destinazione a luogo di cultura. Da quanto sopra statuito, pertanto, emerge che la decisione del Comune di Teramo di revocare il proprio precedente assenso al rinnovo della concessione, espressa col provvedimento n. 91260 del 29 dicembre 2023, risulta illegittima in quanto non si basa, come affermato dal Comune, su fatti sopravvenuti al proprio assenso al rinnovo della concessione espresso in data 12 luglio 2022 ma su fatti già conosciuti in quel momento”.
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