VASTO – L’associazione antimafia e contro tutte le illegalità “Antonino Caponnetto” chiede l’indagine a carico dei due poliziotti in servizio nel Commissariato di Vasto (Chieti) protagonisti di un intervento davanti una pescheria della città.
In particolare uno dei due agenti, residente in Basso Molise, ha afferrato il taser puntandolo contro un venditore ittico vastese a cui erano stati chiesti invano i documenti.
“Sia la Questura di Chieti che il Ministero dell’Interno dovranno a loro volta aprire un’inchiesta per analizzare l’operato di questi due poliziotti. Quindi ci riserviamo la facoltà di una costituzione di parte civile se vi sarà un seguito giudiziario sulla vicenda tramite il legale del Comitato, Roberto D’Aloisio“, fanno sapere dall’associazione.
“Non possiamo esimerci dall’intervenire su questo brutto e scabroso episodio ricordando – aggiungono in una nota – che la storia e il prestigio della Polizia di Stato, con cui ci onoriamo di collaborare da sempre, non può essere offuscato da un singolo episodio seppur grave. Certamente chi ha sbagliato ne risponderà personalmente davanti all’Autorità giudiziaria che, su questa vicenda, farà piena luce”.
La Caponnetto evidenzia: “la minaccia che si sarebbe verificata dall’uso di un’arma come il taser nei confronti di una inerme signora. Questo non è accettabile come non è accettabile l’inusitata violenza sull’altra vittima il pescivendolo”
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