TEATRO COMUNALE: 31 BIG PER APPALTO DI 11 MLN. CORSA CONTRO TEMPO PER L’AQUILA CAPITALE CULTURA

APERTE BUSTE CON PROPOSTE TECNICHE PER IL RESTAURO A 15 ANNI DAL SISMA DELLA GRANDE INCOMPIUTA. OTTO AQUILANI IN GARA. ASSENTI BRAND IMPORTANTI DEL CAPOLUOGO REGIONALE. PASSAGGI VELOCI PER RESTITUIRE IN TEMPO LA STRUTTURA IN OCCASIONE DELL’IMPORTANTE EVENTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE 

6 Febbraio 2025 07:46

Regione - Terremoto e Ricostruzione

L’AQUILA – Sono 31 le imprese in lizza per la sistemazione del teatro comunale dell’Aquila, inagibile dal 6 aprile del 2009 e grande incompiuta della ricostruzione del capoluogo.

Chi otterrà l’appalto da quasi 11 milioni di euro per il restauro e l’adeguamento funzionale dell’antico edificio intitolato a Nazzareno De Angelis, dovrà effettuare una vera e propria corsa contro il tempo per salvare l’immagine della città in vista dell’Aquila Capitale della Cultura 2026.

La prima stima indica infatti in 540 i giorni necessari per eseguire tutti i lavori sulla struttura, sugli impianti e sugli arredi.





Dopo il lungo stallo, la pratica è ripartita nel 2024. A maggio la conferenza Stato-Regioni ha approvato lo stanziamento dei 5 milioni di euro che mancavano per l’opera, mentre il 4 giugno è stata firmata la convenzione che ha trasferito al Comune dell’Aquila e all’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila la responsabilità del procedimento, ottenendo rispettivamente i ruoli di stazione appaltante e di soggetto attuatore.

La gara d’appalto è poi partita il 19 novembre ed è scaduta il 3 di gennaio. Nei giorni scorsi la commissione ha quindi aperto le offerte per la valutazione tecnica e dei progetti.

La prossima fase sarà, a breve, quella dell’esame delle offerte economiche, in particolare dei ribassi d’asta che saranno decisivi per l’affidamento.

Per la composizione della commissione, il Comune dell’Aquila ha scelto componenti esterni all’ente: il presidente è Paolo Balbo di Vinadio, ordinario in Urbanistica e Architettura del paesaggio presso la Sapienza Università di Roma, con lui il dirigente amministrativo dell’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti e Pescara Andrea Arcangeli e il dirigente del Servizio gare e contratti del Comune di Latina Paolo Rossi. Saranno loro a scegliere l’impresa vincitrice.





Tra quelle scese in campo, otto sono aquilane – tutte big che hanno fatto le cose per giocarsi fino alla fine le carte – e  altre abruzzesi, ma ci sono anche aziende di livello nazionale come  la pugliese Cobar spa, che negli ultimi anni ha fatto la parte del leone aggiudicandosi gli ambiti appalti per la ricostruzione del Duomo e del Convitto nazionale che insieme valgono 60 milioni di euro. Ma dall’importante elenco non è sfuggita l’assenza di big aquilani:, come la Edilfrair del patron Gianni Frattale, presidente dell’associazione nazionale costruttori edili Ance della provincia dell’Aquila, del gruppo Barattelli, guidato dall’ex presidente Ance Ettore Barattelli, e del Gruppo Palmerini.

Ecco la carrellata sugli aquilani, tutti titolati e protagonisti di precedenti prestigiose commesse, che sicuramente in sede di preparazione del plico avranno profuso ogni sforzo per aggiudicarsi l’ambito lavoro su uno dei monumenti che più saranno sotto i riflettori nazionali e internazionali nel programma di eventi del 2026 su cui punta molto il riconfermato sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi: Aldo Del Beato, impresa comunque vicina al gruppo Barattelli; raggruppamento temporaneo di imprese GI.DO.GI srl e G.C e  Appalti srl, questa ultima del gruppo Circi, brand di punta con importanti commesse come piazza Palazzo, il campo e la club house di Paganica; Rosa edilizia, che ha realizzato a tempo di record – tra le altre cose – la pavimentazione del corso principale dell’Aquila; Costruzioni Iannini, dell’omonimo gruppo, una delle aziende di punta nel territorio che di recente ha vissuto il passaggio di consegne generazionale tra il patron Eliseo Iannini e il giovane figlio Davide; Vittorini Emidio Costruzioni srl; Rti Archeores dell’importante costruttore Stefano Volpe, patron della Svedil che ha messo a segno recentemente colpi in rapida successione come la realizzazione del complesso di Acquasanta, intorno allo stadio dell’Aquila calcio, l’intervento all’hotel Campo Imperatore e della scuola di Gignano; poi Walter Frezza e l’associazione temporanea di impresa costituita da Taddei e Dava, già impegnati in Ati con Todima dell’imprenditore Marino Serpetti nella realizzazione del ponte di Belvedere.

Tra gli abruzzesi anche i teramani Consorzio Stabile Rennova, Gavioli Restauri e la teatina Impresa De Cesare Ing Ulrico srl, della famiglia del vice sindaco di Chieti Paolo De Cesare.

Ecco le altre aziende che hanno risposto al bando: Rti Renovalo – Archiplan – G.I. General Impianti; Rti Ccc spa – Auear Sectio srl – Paravia srl; Ati Neocos – Riva Impianti; Alp Consorzio Stabile – Gima srl; Uinicea; CO.GE.PA spa; Rti Gra srl – Alli costruzioni; Imaco spa; Caruso costruzioni Spa; Avc e Mastio; Rti Miru – Lira – Dielle; Techno restauri srl; Cuzzolino Costruzioni arl; Consorzio Innova;  Emmecci srl; Fedem scarl; Fam srl; Research consorzio stabile; Consorzio stabile Energos.

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