TECNOPOLO D’ABRUZZO: ACCORDO CON COPE, QUINTO PILASTRO PER ACCESSO A CREDITO E FINANZIAMENTI

23 Febbraio 2024 23:42

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – “Dopo la tecnologia, la vicinanza con Roma, la logistica modulare e personalizzata, la ricerca universitaria, aggiungiamo oggi un quinto fondamentale pilastro, il supporto di filiera per l’accesso al credito e ai finanziamenti”.

Così Roberto Romanelli, direttore del Tecnopolo d’Abruzzo ha illustrato il quinto pilastro del polo industriale che ospita a L’Aquila, oramai in assetto di “sold out”, 37 imprese tra start up e multinazionali, per 1.800 dipendenti. L’occasione è stata rappresentata dal convegno che si è tenuto ieri “Le opportunità economico-finanziarie per l’imprenditoria abruzzese”, che ha avuto come relatori Filippo Lucci, amministratore del Consorzio Punto Europa Cope, con il quale è stato sottoscritto un importante accordo, Stefano Cianciotta, amministratore delegato di Fira spa, Fabio Graziosi, professore dell’Università dell’Aquila, del dipartimento dello Sviluppo Economico e Valeria Nina Franceschini, della Banca del Mezzogiorno, partecipata da Medio Credito Centrale e il commercialista Fabrizio Pappalepore, esperto in progetti di finanza agevolata.

“Il tecnopolo ha fondato la sua grande rinascita avviata dieci anni fa su cinque pilastri fondamentali – entra nel merito Romanelli -. La prima è la   tecnologia, su cui molto abbiamo investito,  ed oggi ad esempio disponiamo di clean room, camere climatiche e anecoiche che permettono sperimentazioni altrimenti impossibili da realizzare, il secondo pilastro è la vicinanza con Roma, e quando noi siamo andati a cercarci le aziende nel mondo questo non era scontato perché si conosceva Roma, ma non si conosceva dove stava il tecnopolo, e quando invece gli abbiamo spiegato che L’Aquila si trova a distanza di un’ora e mezza da ben tre aeroporti, questo ha rappresentato un grande valore aggiunto. Terzo pilastro è la modularità degli spazi, a seconda delle esigenze delle imprese che si insediano, e a questo proposito va ricordato che ora il Tecnopolo è saturo, è pieno, e così stiamo cercando nuove localizzazioni, in tutta la regione, è partito insomma il progetto ‘tecnopolo diffuso’. Il quarto pilastro è il circolo virtuoso attivato coinvolgendo l’università, che qui ha insediato la Casa delle tecnologie emergenti, con la nascita di business units, con la collaborazione con le aziende, sia start up che grandi multinazionali, con la possibilità di esportare in tutto il mondo prodotti che escono da filiera al 100% aquilana”.

E arriviamo finalmente al quinto pilastro che ha rappresentato il fulcro dinamico del convegno, “quello della ricerca della finanza – ha proseguito Romanelli -, creando una filiera completa, che coinvolge ora il Consorzio Punto Europa Cope, un talent scout dei finanziamenti, una struttura  pubblico-privata di eccellenza che supporterà le aziende per la programmazione di finanza agevolata, anche attraverso l’inserimento di professionisti esperti in progettazione,  filiera che prosegue con lo studio del commercialista del dottor Pappalepore, con l’università che collabora sempre a pieno titolo con la nostra città e con i progetti, con la Fira, la finanziaria regionale ed una banca importante come la Banca del Mezzogiorno che andrà a finanziare l’ultimo miglio”.





Soddisfatto Filippo Lucci: “il Consorzio Punto Europa Cope si occupa di progettazione europea, di sviluppo territoriale, e siamo anche lo sportello ufficiale della Commissione europea per l’Abruzzo e oggi vogliamo con questo importante d’accordo con il Tecnopolo sviluppare le politiche di progettazione e di programmazione sui fondi della programmazione 2021-2027, ma anche per quel che riguarda i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, fondi ministeriali e nazionali, che da qui a qualche settimana cominceranno a produrre dei risultati in termini di bandi e quindi anche di idee di progetti. Il percorso avviato con il  Tecnopolo già da alcuni mesi  ha portato i suoi frutti grazie alla collaborazione con il direttore, e oggi si apre anche ad altri portatori di interesse del territorio, che potranno dare un contributo rilevante è fondamentale e strategico per programmare e poter poi intercettarle giuste risorse e sviluppare progetti finanziabili ma anche sostenibili”.

Ha sottolineato Cianciotta, “la finanziaria regionale entro il 2024 diventerà organismo intermedio cioè avrà la gestione diretta in una parte significativa dei nuovi fondi della programmazione europea che ammontano complessivamente per la Regione Abruzzo a oltre un miliardo di euro. Detto altrimenti, la Fira si candida a diventare una leva di sviluppo anche industriale. Fino a un anno fa sono stato presidente di Abruzzo sviluppo e abbiamo lavorato moltissimo con il Tecnopolo, dove sono nate e si sono insediate imprese sostenute finanziariamente da Fira,  penso ad esempio a Dante labs. Oggi questa esperienza la vogliamo canalizzare in un nuovo percorso che in qualche modo vedrà la Fira protagonista grazie al sostegno dei finanziamenti comunitari”.

Ha detto il professor Graziosi, “l’università sta da tempo svolgendo un ruolo di avvicinamento e affiancamento al sistema produttivo, siamo sempre più convinti della necessità di rimettere questi due sistemi in relazione e in connessione. Qui ci sono le condizioni per poter lavorare a una nuova convergenza e l’università insieme al sistema delle imprese può giocare una partita importante nell’ottica dell’innovazione verso la digitalizzazione e la transizione, supportando le imprese nella ricerca e nell’accesso a finanziamenti nazionali ed europei”.

Ha spiegato il commercialista Pappalepore: “Banca della del Mezzogiorno, Cope e Fira sono figure importanti per questo progetto di sviluppo, la capacità di progettazione è essenziale, ma anche la capacità di seguire a tutto tondo le aziende con competenze che spaziano in diversi campi, dal diritto commerciale al diritto tributario, per assistere le aziende in tutto il loro percorso sia di realizzazione dell’investimento, che di rendicontazione dello stesso, per la gestione dell’azienda”





Ha chiosato Valeria Nina Franceschini: “oggi la nostra banca  si presenta come partner finanziario strategico della Regione Abruzzo, siamo una banca di secondo livello a sua volta controllata da Invitalia, che vuole investire in Abruzzo, dove sono stati stanziati 100 milioni di euro da investire in progetti innovativi, vogliamo sostenere una sana imprenditoria che vuole esportare le propri le proprie eccellenze, e il  tecnopolo è una eccellenza nelle eccellenze, ovvero un’unione di imprenditori innovativi, e noi vogliamo offrire sostegno finanziario e creditizio”

 

 

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