Teramo calcio:cala il sipario

4 Giugno 2007 00:00

- Sport

La squadra abruzzese lascia la C1 dopo cinque stagioni vissute ai vertici della classifica. Per l’Ancona una salvezza che fino a poco tempo fa appariva come un miracolo.

TERAMO: Paoloni, Maury, Radi, Criaco (28’ st Levacovich), Migliaccio, Radi, Margarita (28’ st Turienzo),Bono (10’ st Andreulli), Capodaglio, Favasulli Amodeo, Myrtaj. A Disp: Scarabattola, Cascone, Catalano, Niscemi. All. Gabetta

ANCONA: Zomer, Masiero, Sgarra, Langella, Mammarella (35’ st Specchia), Toedorani (12’ st Mancinelli), Anderson, D’Aniello, Rizzato Docente, Mendil (19’ st Nassi). A Disp: Farelli, Fogacci, Staffolani All. Monaco

Arbitro: Russo di Nola (Manna – Chiari)

Marcatori: 25’ pt Myrtaj (Rig) (T) 29’ pt Docente (A) 22’ st Anderson (A) 40’ st Myrtaj (T)





Ammoniti: Paoloni, Maury, Myrtaj, Amodeo (T) D’Aniello, Docente, Mendil (A)

Espulso: 45 st Specchia (A)

Non riesce al Teramo di ribaltare il 2 a 0 patito ad Ancona. Il pareggio della gara di ritorno ha l’amaro sapore della retrocessione in C2. Dopo cinque stagioni in C1, vissute da protagonista, il Teramo deve lasciare una categoria che calzava a pennello per gli abruzzesi. Non è riuscito il “regalo” degli uomini di mister Gabetta, da portare al presidente Malavolta, in un periodo poco fortunato sotto il punto di vista personale.

E pensare che la gara si era aperta sotto i migliori auspici, visto che al 25’ il signor Russo di Nola decretava a favore degli abruzzesi un calcio di rigore per un fallo di mano in area di Langella. Myrtaj non falliva la trasformazione ed accendeva le polveri per una rimonta apparsa possibile. Il Teramo, forse preso dalla voglia di sfruttare il momento positivo, incappava dopo pochi minuti in un brutto errore a centrocampo, dove Docente rubava palla a Maury, e dal limite dell’area batteva imparabilmente Paoloni.





Una doccia fredda per il pubblico abruzzese accorso a sostegno dei propri colori. Ed il gelo cadeva in modo definitivo nella ripresa, quando al 22’ Anderson batteva a rete, e grazie anche ad una deviazione di Maury trovava il gol del 2 a 1 per i dorici. E’ la resa. I tifosi abruzzesi iniziano a lasciare gli spalti consci che la retrocessione era cosa ormai fatta. A nulla vale infatti la rete del pareggio di Myrtaj siglata al 40’ a seguito di un calcio d’angolo.

Dopo 80 anni lo stadio “Comunale” chiude i cancelli con la retrocessione in C2. Tanti sono stati gli errori commessi nel corso della stagione: la partenza a gennaio di una ottimo centrale come Edoardo Catinali; un mediocre mercato di riparazione; l’esonero ingiusto di Mr Claudio Gabetta, dopo la sconfitta in trasferta con lo Juve Stabia; ed infine, una disastrosa gestione Fiorucci, con richiamo immediato dell’ex di Tortona, ormai troppo tardi…

Negli spogliatoi un Gabetta amareggiato cosi’ commenta:” Sono molto dispiaciuto per il presidente Romano Malavolata, per i ragazzi, per i tifosi e per la citta’ di Teramo. Abbiamo pagato a caro prezzo tutte le situazioni, forse troppo duramente; non mi sento di rimproverare nulla ai ragazzi. L’applauso per me è una consolazione, credo che la gente abbia capito la passione e la serietà che ho messo nel mio lavoro. I play-out sono una lotteria, un episodio ti condonna, e sei fuori. Lo sbaglio maggiore è stato quello di non capitalizzare tutto cio’ che di buono abbiamo fatto. Mi spiace molto il mio Teramo sicuramente non meritava questo verdetto.

Il tecnico dell’Ancona Francesco Monaco: “Abbiamo sofferto tanto dopo il goal, per fortuna Docente ha pareggiato. Credo che noi abbiamo meritato di rimanere in C1, ringrazio i miei  giocatori ed il presidente Schiavoni che ha creduto in me.”

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