PESCARA – “Sono venuto qui a Pescara anche per imparare. Ho trovato diverse somiglianze fra la mia città e Pescara. Partendo dagli abitanti, 120mila, e mi pare che questo sia un momento nel post Covid importante per le città di medie dimensioni dove c’è qualità della vita, direzione e visione sulla sostenibilità. Quello che abbiamo raggiunto in questo senso non lo abbiamo raggiunto perché lo abbiamo pensato ieri, ma perché abbiamo iniziato a pensarci venti anni fa. Penso alla questione dei rifiuti, alle ciclabili, al verde urbano”.
Lo ha detto il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, nel corso della terza e ultima giornata di “Terrà – Forum della Transizione Energetica” in corso all’Aurum di Pescara.
“Per città dove c’è qualità della vita, sostenibilità ambientale e atmosfera culturale vibrante con Università e centri di ricerca significa avere città dove si vive bene e che possono attrarre nuovi cittadini. Trento città più Green d’Italia? Ognuno lavora sul proprio asset. Noi, forse per la posizione geografica essendo alla frontiera e ultimo avamposto prima dell’area tedesca, siamo stati costretti a guardare a quello che di buono avviene a nord. Siamo sulla buona strada, ma non ci sentiamo di aver raggiunto ancora traguardi”.
Il l presidente dell’Ance Abruzzo Antonio D’Intino ha invece preso parte alla tavola rotonda “Architettura e tecnologie sostenibili per le costruzioni del futuro.
“Occorre che il Governo nazionale metta a regime il Superbonus che è un’ottima intuizione. Certamente è perfettibile perché abbiamo visto che nella legge esistono delle lacune, però ha avuto un impatto talmente importante che credo faccia comprendere la sua importanza. Voglio solo ricordare che nel 2021 si sono registrati 19 miliardi di bonus con un ritorno positivo per lo Stato di ben 4 miliardi e un punto di Pil diretto e altri tre punti con l’indotto. Quindi capiamo che parliamo di una rigenerazione urbana, ma anche di risparmio di CO2 in atmosfera, e dunque di risorse economiche per il Paese”.
“Le prospettive con il Superbonus sono grandissime per cui, se il Governo nazionale capisce che questa legge deve diventare strutturale, legata anche all’Isee delle famiglie, potremmo per i prossimi trenta, quarant’anni portare avanti una rigenerazione urbana seria anche perché a chiedercelo è l’Europa: per il 2030 si chiede di risparmiare il 55% di CO2 nell’atmosfera e nel 2050 dovremo essere neutrali come emissioni e mettendo il Superbonus a struttura potremmo – ha concluso – fare passi avanti a livello ambientale e della rigenerazione urbana”, ha concluso D’Intino.
Download in PDF©