SCOPPITO – “Abbiamo un sogno da realizzare nel 2026, anno in cui L’Aquila sarà capitale italiana della Cultura, qui a Scoppito: un parco tematico dedicato al mammut, interattivo con un importante apparato audio e video, non solo di carattere scientifico, ma con le testimonianze di chi visse l’emozione settant’anni del ritrovamento di questa creatura, nostra antenata, qui vissuta 1.300.000 di anni fa”.
Centinaia sono state le persone che sabato hanno partecipato all’evento dell’arrivo a Scoppito (L’Aquila) del mammut a grandezza naturale, di cartapesta, legno e ferro, ad evocare e interpretare artisticamente il celebre fossile custodito nel Museo nazionale d’Abruzzo, realizzato dal progetto Terre Sonanti; ed è stato Loreto Lombardi, sindaco del Comune capofila dell’iniziativa che toccherà in totale 13 comuni, ad aggiornare i cittadini sullo stato di avanzamento del progetto del parco tematico, in fase di elaborazione, in collaborazione con il Munda, in località Madonna della Strada, a poca distanza dal sito dove il lo scheletro del Mammuthus meridionalis vestinus, è tornato alla luce nel 1954, tra i meglio conservati di sempre, all’interno di una cava di argilla utilizzata per la produzione di laterizi.
Protagonisti dell’intenso pomeriggio alunne e alunni della della scuola primaria di Foruli I.c Comenio, che hanno inscenato la vita quotidiana in un villaggio primitivo e poi una danza per la coreografia di Luisa Vivio, con gli interventi teatrali e musicali di Alberto Santucci, Tiberio Boccanera, Luca Sebastiani e della Comunità 24 luglio, l’applauditissimo spettacolo, tra il serio e il faceto, della rappresentazione teatrale “È revennutu ju mammuth!”, a cura del gruppo teatrale Scuppitu mè, con testi di Orietta Molinari, la mostra delle opere plastiche e locandine realizzate dal Liceo artistico “Fulvio Muzi” (Iss Bafile), e ancora la mostra fotografica d’epoca cura di Antica Fornace Aps.
Ad intervenire la direttrice del Munda Federica Zalabra e della referente delle attività culturali dell’Univaq Doriana Legge. Ha commentato il consigliere comunale e presidente della commissione Bilancio, Livio Vittorini, in rappresentanza del Comune dell’Aquila, che ha presieduto all’utilizzazione dei fondi Restart del filone C per lo Sviluppo delle potenzialità culturali: “è bellissimo vedere qui a Scoppito tanto entusiasmo e tanta partecipazione attivata dal progetto di Terre sonanti, con scolaresche, associazioni e tanti cittadini coinvolti. La conferma che l’obiettivo del Restart è stato centrato, essendo esso quello del coinvolgimento, a maggior ragione con la formula itinerante, intorno ai valori e tesori del cratere sismico e della città territorio”.
Il percorso del Mammut è proseguito poi domenica a Campotosto, in riva al lago, in una radura di Borgata Isaia, vicino alla trattoria Il Pescatore, con l’installazione della mostra, esito di un laboratorio, “Ma che mondo!?”, a cura dell’artigiana tessitrice Assunta Perilli: pesci di plastica riciclata ad informare che il mammut su come ora l’ambiente è minacciato. A seguire i canti a braccio, in terzine ed endecasillabi, con rima baciata o alternata, dei maestri Alessio Runci da Terzone, Francesco Marconi da Cittareale, Berardino Perilli da Campotosto e Pietro de Acutis da Bacugno, dedicati ovviamente al mammut e al senso profondo della terra, in geniali improvvisazioni accompagnate dall’organetto Giuseppe Runci. Si è tenuto anche un laboratorio per bambini di “tessitura di parole e fili”, condotto da Salima Cure.
Prossime tappe sabato 5 ottobre Barisciano, domenica 6 ottobre Poggio Picenze, sabato 12 ottobre Ocre, domenica 13 ottobre Fossa, sabato 19 ottobre Villa Sant’Angelo, domenica 20 ottobre Sant’Eusanio, sabato 26 ottobre San Demetrio ne’ Vestini, domenica 27 ottobre Fagnano. Infine domenica 3 novembre Fontecchio, sabato 9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano.
La realizzazione del Mammut ha coinvolto oltre 70 persone coordinate dall’artista Massimo Piunti, affiancato dall’artista Marco Rodomonti, nella fase finale di decorazione: un gigante mobile sagomato con il riciclo di un’enorme quantità di carta di giornale, intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Tacconi, coadiuvato da Fausto Antonetti.
Il progetto “Terre sonanti – il Mammut”, per l’ideazione e direzione artistica di Silvia Di Gregorio, è finanziato dai fondi Restart, con capofila il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonché con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.
INFO PROGETTO “TERRE SONANTI – IL MAMMUT”
Il progetto è sostenuto con fondi Restart – Sviluppo delle potenzialità culturali ai sensi della Delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 49” filone C annualità 2024 di cui è capofila il Comune di Scoppito, sito di ritrovamento del Mammut, e sono partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.
Il progetto vede la collaborazione di Univaq, MAXXI L’Aquila , Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Ente Parco Sirente Velino , della “Comunità 24 Luglio”, del centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, del Liceo Artistico Fulvio Muzi (IIS Bafile), degli Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio e Rocca di Mezzo, di Navelli e di Scoppito (plessi di Barisciano, Poggio Picenze, Fontecchio, San Demetrio, Fossa, Scoppito ed Ocre), delle associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap – casa di arte e natura, di Appstart società cooperativa Onlus, dell’impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, dell’impresa Catering 24 Luglio. E’ compreso nel “Festival di teatro Aria” ed è parte delle attività culturali di Ateneo. Gode del patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (Usrc).
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