ROMA – “Le quattro scosse che il 18 gennaio del 2017 fecero tremare la terra in Abruzzo, e nei territori circostanti, rappresentarono un ulteriore, duro, colpo per le comunità dell’Appennino centrale, già provate dagli eventi sismici avvenuti nel corso del 2016. A rendere la situazione ancor più difficile vi fu la concomitanza di forti nevicate che avevano paralizzato molti borghi, privati di energia elettrica a causa di un esteso black out. Quella giornata da drammatica si sarebbe trasformata in tragedia quando, nel pomeriggio, una valanga si abbatté sull’Hotel Rigopiano, causando 29 vittime.
Lo dichiara in una nota il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli.
“A distanza di otto anni – sottolinea Castelli – è doveroso ricordare quanto avvenuto, per rispetto delle vittime, dei loro familiari, e delle comunità colpite. La memoria è un dovere, così come la sicurezza: entrambi ci ammoniscono rispetto agli errori compiuti e ci ricordano l’importanza di agire diversamente per il futuro”.
“Si tratta di un insegnamento che porto ogni giorno nell’opera di ricostruzione che sono chiamato a compiere e che, nel 2024, ha consentito quel cambio di passo al quale quest’anno vogliamo far seguire un incremento sostanziale dei cantieri grazie al lavoro di squadra con il presidente Marco Marsilio e l’Usr”, conclude.
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- TERREMOTO: CASTELLI, “8 ANNI FA LE SCOSSE E LA TRAGEDIA DI RIGOPIANO, LA MEMORIA E’ UN DOVERE”ROMA - "Le quattro scosse che il 18 gennaio del 2017 fecero tremare la terra in Abruzzo, e nei territori circostanti, rappresentarono un ulteriore, du...