ROMA – La terra continua a tremare tra Turchia e Siria e la paura torna ancora più forte in un pezzo di mondo che non trova pace.
Una scossa di magnitudo 6.4 è stata registrata alle 20:04 ora locale (le 18:04 in Italia) a Defne, nell’entroterra a una decina di chilometri dal confine siriano, e un’altra, alle 20:07, di magnitudo 5.8 poco distante da Samandag, località costiera sempre nei pressi del confine con la Siria.
L’epicentro, quindi, è stato individuato nella provincia dell’Hatay, una delle più colpite dal sisma dello scorso 6 febbraio.
Scene di panico per le strade, dove si sono sollevate nuvole di polvere, si registrano crolli e ci sarebbero diversi feriti che chiedono aiuto.
Intanto sono in corso evacuazioni dall’area colpita, ha fatto sapere il prefetto di Hatay Rahmi Dogan, come riporta Trt.
L’agenzia turca per i disastri e le emergenze Afad ha chiesto alle persone presenti nella zona di tenersi lontane dagli edifici già danneggiati dal precedente terremoto e di allontanarsi dalle zone costiere per timore che ci possa essere un innalzamento del livello del mare.
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